di Gianni Vacca
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Il giornale ha già ampiamente trattato l’argomento ora con la pubblicazione avvenuta nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna la notizia, sicuramente rilevante per l’intero territorio, assume i crismi dell’ufficialità:
“Ho il piacere di comunicare che per la prima volta la costa arburese e del Medio Campidano sono state inserite all’interno del piano regionale della rete della portualità turistica” Ad annunciarlo attraverso un comunicato stampa l’assessore regionale Gianni Lampis che precisa: “ La delibera di Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia è la n. 47/52 del 24 settembre scorso e recepisce tutti gli elaborati facenti parte del piano regionale di portualità turistica”. Lo specchio d’acqua individuato è quello di Porto Palma, quello maggiormente riparato dai venti di maestrale. Il piano prevede la realizzazione di 120 posti barca per un costo ipotizzato che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Il piano regionale della portualità turistica si appresta ora a iniziare, prima della definitiva approvazione dell’esecutivo regionale, il percorso per ottenere la VAS, la valutazione ambientale strategica. Il sistema porti della Sardegna comprende attualmente circa 80 infrastrutture portuali tutte destinate secondo il piano a essere potenziate e migliorate perché vere leve di attrazione per il turismo nazionale e internazionale. E’ una delle grandi infrastrutture ( purtroppo non la sola) ancora assente nel litorale arburese, l’assenza della quale ha penalizzato finora non poco lo sviluppo turistico dell’ex paese minerario. L’impegno ufficiale venne preso in occasione del convegno che nell’ottobre 2019 si tenne ad Arbus in un’aula consiliare gremita dove tre assessori della Giunta Solinas, quello alla Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, agli Enti Locali Quirico Sanna e ai Lavori Pubblici Roberto Frongia a più riprese evidenziarono le storiche problematiche dell’arburese e i possibili nuovi scenari per i quali i relatori assunsero impegni ben precisi. «Strade, acqua, e infrastrutture in genere?

Le risorse ci sono – dichiarò – l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia – semmai procedure troppo farraginose impediscono l’utilizzo in tempi ragionevoli di queste risorse. Possibile – concluse l’assessore – che a breve il litorale arburese possa essere inserito nel piano regionale dei porti». A distanza dunque di un anno, elaborato un nuovo piano per la portualità turistica della Sardegna dove sono previsti i potenziamenti dei porti già presenti ma anche l’individuazione di nuovi approdi, sembra finalmente materializzarsi la possibilità, sogno che dura da diversi decenni, che anche Arbus con i suoi 47 km di litorale possa, in ottica turistica, finalmente avere la più importante e indispensabile delle infrastrutture.
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