di Gian Luigi Pittau
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Ancora un trionfo e una grande affermazione a livello internazionale.
Gino Emanuele Melis, atleta e maestro cintura nera V DAN, ha conquistato la medaglia d’oro alla World Club’s Cup di Karate che si è svolta di recente a Zagabria in Croazia. Melis era l’unico atleta sardo a far parte della spedizione azzurra.
La vittoria è arrivata nella specialità kumite (combattimento), categoria seniores cinture nere + 75 Kg. Nella prestigiosa competizione si sono affrontati gli atleti delle diverse nazionali e rappresentanti i diversi stili del Karate.
Le finali delle categorie juniores, seniores e masters si sono svolte sul tatami centrale davanti agli occhi delle autorità politiche croate e in diretta su streaming e sulla TV croata.
Si tratta di un’annata da incorniciare per il campione sardo che, dopo essersi riconfermato campione italiano federale, é riuscito a portare a casa la medaglia di bronzo al Campionato del Mediterraneo WUKF a Malta e da ultimo ha vinto l’oro alla Coppa del Mondo a Zagabria. Ma nel suo palmares l’avvocato di Quartucciu, che spesso incontra i ragazzi per parlare di problemi come il cyberbullismo o l’utilizzo dei nuovi media, vanta anche ben 18 medaglie tricolori, una medaglia di bronzo al Campionato Europeo e un quarto posto al Campionato Mondiale a Venezia.
Questi straordinari risultati sono il frutto di tanta dedizione e sacrifici sia negli allenamenti che nell’attività di insegnamento che Melis svolge a Quartucciu con il padre Giancarlo, M° cintura nera VI DAN (anche lui non poteva mancare a Zagabria per sostenere il figlio), nella Karate Do Funakoshi Quartucciu, società molto attiva sia nelle competizioni nazionali che internazionali.
L’atleta azzurro é stato premiato anche al Palazzo Congressi della Fiera di Cagliari tra i migliori sportivi sardi dell’anno insieme a Filippo Tortu, Fabio Aru, Alessandro Deiola, Delia Kaddari, Marco Spissu e altri grandi nomi.
«Sono molto contento della mia prestazione – rimarca Gino Emanuele Melis – sono stato lucido fino alla fine e questo mi ha permesso in finale di trovare il punto della vittoria proprio negli ultimi secondi del match. Negli ultimi mesi che hanno preceduto la gara ho avuto alcuni infortuni che hanno rallentato la mia preparazione ma non ho mollato quindi é stata una vittoria più che di tecnica direi di cuore ma proprio per questo ancora più affascinante e indimenticabile».
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