Arbus Attualità

Realizzato in un’area adiacente al Pip l’ecocentro comunale

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Dopo anni di attesa finalmente anche Arbus potrà disporre di un proprio ecocentro comunale. Un piccolo grande passo verso il risanamento e una migliore qualità della vita  nel  centro urbano e in un territorio straordinariamente interessante ma fragile troppo spesso sotto  attacco dei vandali.
La lunga attesa per l’ecocentro comunale – ricordiamo che il comune di Arbus è stato nel 2008 uno dei primi comuni a istituire la raccolta differenziata – è stata in ogni caso  premiata da una perfetta tempistica nella fase di realizzazione  dell’opera che a giorni vedrà ufficialmente la sua apertura. L’ opera di fondamentale importanza nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti nel centro urbano e nelle marine è stata realizzato in un terreno adiacente l’area Pip grazie a un finanziamento regionale ottenuto nel 2016 dell’importo di circa 80.000 euro.
Arbus è rimasto per anni senza un servizio capace di snellire l’annosa pratica della raccolta differenziata e dello stoccaggio pagandone dal punto di vista dell’immagine un prezzo piuttosto alto.
L’apertura dell’ecocentro pensiamo però non basti da sola a porre freno al degrado che soprattutto nel periodo estivo, ma non solo, colpisce Arbus. Dovranno necessariamente con coraggio cambiare anche le politiche sul  controllo e la tutela  del territorio. Più uomini  e più mezzi tecnologici con  tolleranza zero così come avviene su gran parte dei comuni colpiti da questi fenomeni. Tutte iniziative improrogabili e in linea con quanto programmato e proposto dall’assessore  della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano che  attraverso una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro ha decisamente scommesso sul recupero delle aree degradate per l’abbandono di rifiuti.
La Regione per quanto riguarda il comune di Arbus stavolta si è dimostrata di manica larga: finanziata infatti con una recentissima delibera di giunta anche la costruzione nel territorio comunale di un secondo ecocentro che verosimilmente verrà realizzato nelle marine. Con ogni probabilità Torre dei Corsari quella con il carico antropico più alto.
 Gianni Vacca

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