di Maurizio Onidi
___________________________________
Si mira a preservare i paesaggi rurali e storici attraverso la tutela di beni della cultura materiale e immateriale e la promozione di iniziative e attività legate a una fruizione turistico-culturale sostenibile, dando valore alle tradizioni e alla cultura locale.
“Saranno ammessi anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica, quali edifici storici produttivi, abitativi o religiosi, a titolo di esempio casali, masserie, case coloniche, stalle, mulini, frantoi, chiese rurali, edicole votive, dei quali i soggetti privati e del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno a 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata”.
Possono accedere al finanziamento, le persone fisiche e i soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici riconosciuti, gli enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, fatta eccezione per gli enti locali.
Gli interessati dovranno utilizzare, solo ed esclusivamente, la modulistica presente nella pagina web dedicata del sito istituzionale della Regione, e disponibile nella sezione “bandi e gare” della direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport.
Lunedì 2 maggio, alle 11, si terrà una presentazione informativa online che verrà trasmessa sulla pagina facebook della Regione per approfondire i contenuti dell’avviso e illustrare l’applicativo informatico che dovrà essere utilizzato per la presentazione delle domande.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento