di Federica Salis
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Il mercato dell’usato Second Life Monreal ha aperto di recente nella strada provinciale tra San Gavino e Villacidro. Una novità importante per gli amanti del vintage, ma anche per le persone che vorrebbero acquistare o vendere oggetti di seconda mano; infatti, per il momento, si tratta dell’unico mercato dell’usato con sede fissa del Medio Campidano.
È proprio per via dell’assenza di uno spazio del genere che Sergio Puggioni e Manuela Ortu hanno dato vita a Second Life Monreal, con lo scopo di ridurre al minimo lo spreco, soprattutto se si tratta di oggetti inutilizzati o in buone condizioni. Alla base del progetto dei due proprietari c’è anche il recupero di pezzi d’arredamento antichi o fuori moda, che con le dovute modifiche possono essere trasformati in prodotti innovativi. L’obiettivo è sempre il medesimo: restituire valore a quegli oggetti che all’apparenza possono sembrare inutili.
Secondo questo spirito, dunque, tutti hanno l’opportunità di vendere i propri articoli e di comprarne degli altri. In repertorio è già presente una grande varietà di prodotti, tra cui vestiti, libri, mobili e pezzi da collezione, che garantiscono a chi acquista una certa qualità: gli oggetti portati nel punto vendita devono essere presentabili, quindi lavati e stirati, se si tratta di abbigliamento, e funzionanti, per quanto riguarda l’elettronica. Gli articoli selezionati restano in esposizione per trenta giorni, dopodiché sono soggetti a uno sconto fino al 50%. Se rimangono invenduti anche dopo novanta giorni, vengono ceduti a un prezzo simbolico ad associazioni benefiche.
Un’idea sicuramente interessante, vista la facilità con cui le mode del passato si ripresentano anche nel presente; sono tante le persone che affermano di preferire gli acquisti nei mercati dell’usato, perché solo così riescono a trovare prodotti, in particolare vestiti e mobili, che non sono più in circolazione nei normali negozi. Inoltre, un mercato dell’usato è il modo migliore per dare una nuova vita ad oggetti che altrimenti rimarrebbero abbandonati in soffitta a prendere polvere, oppure, nel peggiore dei casi, verrebbero buttati via.
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