di Gian Luigi Pittau
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La parola d’ordine per i tanti volontari dell’associazione “Monreal Soccorso” è la gratuita. Ed ora questo sodalizio, fondato da Claudio Seda, Mara Bandino, Savina Zedda, Gianluca Dessi, Stefano Zedda, Cristina Montis e Lina Bandino, da qualche tempo può contare su una nuova ambulanza che sarà fondamentale per l’azione dei volontari.
Da quattro anni i soci portano avanti delicati e fondamentali servizi in campo sanitario come dimissioni dall’ospedale, trasferimenti, visite mediche, ricoveri, presenziamenti a manifestazioni sportive, ricreative e culturali. Lo sottolinea il presidente dell’associazione Claudio Seda: «Aiutiamo con il nostro operato i malati e gli indigenti fornendo a loro un’assistenza adeguata, puntuale e professionale. Ora l’associazione è diventata parte integrante della comunità e grazie all’impegno di tutti i soci siamo riusciti a raggiungere traguardi importanti anche se i volontari non sono mai abbastanza». La “Monreal Soccorso” ha collaborato con associazioni di volontariato come “Avis” e “Thalassazione” ma anche con altre di promozione turistica come la Pro Loco e numerosi comuni ed enti del territorio.
Le richieste di aiuto arrivano da tutte le province della Sardegna. «Questo conferma – aggiunge Claudio Seda – che il nostro operato non conosce confini. Portiamo a termine circa 80 servizi al mese, svolti con grande professionalità e impegno costante, la comunità ci ha accolto da subito con grande affetto e continua ancora oggi a sostenerci e incoraggiarci. Volontari si diventa, non ci s’improvvisa, per questo gli aspiranti volontari della Monreal Soccorso attraverso corsi di formazione imparano quanto c’è da sapere sul primo soccorso e su tutto quello che deve entrare a far parte del bagaglio di un soccorritore».
La Monreal Soccorso lancia un appello per il reclutamento di nuovi volontari: «Il nostro invito – aggiunge Claudio Seda – rivolto alla comunità, ai tanti giovani e non solo, è quello di dedicare un po’ del proprio tempo libero per donarlo agli altri. Fare volontariato permette di apprendere nuove competenze, si partecipa ad attività interessanti e di stimolo, si mettono in circolo le idee, si fanno nuove esperienze, si conoscono persone nuove e si esce di casa. Quando si è a contatto con la sofferenza o con malattie gravi, molte volte irreversibili, allora il volontario si sente ancora più fortunato e impara ad apprezzare la vita, a ringraziare ciò che ha e conservarlo con cura».
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