di Gian Luigi Pittau
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Dopo oltre 63 anni di vita, le attività commerciali scappano dallo storico mercato civico di via Santa Croce. La mancanza di parcheggi, l’avanzata della media e grande distribuzione e gli ultimi rincari energetici hanno dato il colpo di grazia a un luogo storico del commercio sangavinese che fino a qualche decennio fa ospitava rivenditori di pesce, pane, frutta e verdura e carne.
L’ADDIO DI NANNI SECCI
Così dopo 41 anni di attività si è arreso il macellaio Nanni sSecci, 63 anni, che portava avanti la propria attività con la moglie Daniela Canargiu: “Lascio il mercato dopo 41 anni di attività e ho deciso di andare via – spiega Nanni Secci – perché la gente non entra più al mercato e mi sono dovuto arrendere allo strapotere dei grandi centri commerciali. È stata una scelta sofferta perché in famiglia siamo macellai da tre generazioni e non è stato facile rimettersi in giovo alla mia età: io e mia moglie lavoriamo in due supermercati ad Oristano come dipendenti. Nella zona del mercato sono sempre mancati i parcheggi richiesti a diverse amministrazioni. Inoltre da quando è stata aperta la nuova stazione la gente non entra più a San Gavino: abbiamo chiesto inutilmente il cambio del senso di marcia in via Roma”.
LASCIA ANCHE GIANNI PINNA
Poche settimane fa si è arreso anche Gianni Pinna, 62 anni, che portava al mercato i prodotti dell’azienda: “Ho lasciato dopo quasi 4 anni di attività. La gente non entra più al mercato perché manca l’offerta variegata che c’era un tempo. si sarebbe potuto trovare un accordo per portare i produttori sangavinesi nel mercato. In più in questi anni gli amministratori comunali non si sono mai visti in presenza: ormai non c’era più niente da fare”.
CHI RESISTE
Resiste invece Franco Perda, 63 anni, altro storico macellaio, che di fatto rappresenta l’unica attività aperta in attesa di nuovi arrivi: “Sto al mercato da 50 anni. Sto tenendo duro in un periodo di forte crisi economica con i supermercati sorti alla periferia del paese che ci hanno dato il colpo di grazia. Ci sono troppe tasse sil lavoro e per rilanciare il mercato si potrebbero ospitare gli agricoltori sangavinesi almeno due volte alla settimana”.
Intanto spara a zero Stefano Altea, consigliere del gruppo misto: “Nel decadimento del mercato civico c’i sono evidenti responsabilità dell’amministrazione per quanto riguarda sia la mancata realizzazione dei parcheggi nella via Santa Croce che lo stato indecoroso del manto stradale che hanno causato diverse cadute e certamente non incoraggiano gli acquisti. I continui ritardi di questa giunta sono un danno per la comunità”.
Ma l’assessora al commercio Silvia Mamusa fa il punto della situazione: «Dispiace che il mercato civico abbia perso un’attività storica come quella condotta da Nanni Secci e dalla moglie. Nonostante i costi assolutamente calmierati del mercato (100 euro mensili per ogni loggetta e 130 euro per l’uso delle celle frigorifere) restano molti spazi inoccupati. Stiamo parlando di una struttura che si trova nel cuore del paese con impianto di climatizzazione. Nelle vie afferenti, via Santa Lucia e via Umberto, il parcheggio è regolato con disco orario, ciò consente di poter trovare parcheggio perché l’occupazione dello stallo non può prolungarsi oltre l’ora concessa. Oggi gli acquirenti hanno modificato le proprie abitudini e non frequentano più le attività centrali come nel passato. Questo naturalmente non ci scoraggia, continueremo a sostenere il commercio locale con tutte le iniziative che riterremo utili a valorizzarlo per contribuire ad invertire questa inversione di tendenza del commercio cittadino».
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