Gli studenti del liceo scienze umane per andare oltre i pregiudizi
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di Gian Luigi Pittau
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Trovare occasioni di confronto e rendere migliore la vita delle persone in situazione di disabilità. È questa la finalità del progetto “Come un albero”, portato avanti per il terzo anno consecutivo dall’associazione Delfino, che invita a riflettere sulla diversità considerata un valore e un impegno. I ragazzi speciali hanno avuto occasioni di incontro anche con gli studenti di diversi paesi come ricorda il presidente Piero Follesa: «Il nostro sodalizio ha promosso il tema dell’inclusione anche in collaborazione con le scuole del territorio, sia primarie (San Gavino, Gonnosfanadiga, Guspini) che secondarie come il liceo Marconi-Lussu. Possiamo scegliere se guardare alle diverse forme di disabilità come uno svantaggio, oppure comprendere l’unicità e il valore di ciascuna persona al di là della disabilità. Possiamo impegnarci per abbattere le barriere affinché ciascuno possa vivere con dignità e insieme agli altri. Uno strumento validissimo per raggiungere questo obbiettivo è l’arte: attraverso laboratori creativi, con la realizzazione di tele e di murales».
Inoltre per tre anni, sempre con questo progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, l’associazione Delfino si è impegnata nella cura di un orto sociale, insistendo sull’osservazione della natura e sulla sensibilizzazione ambientale come punto di partenza per comprendere e valorizzare la diversità nel mondo umano. Ora è appena iniziata l’attività che vede coinvolta la quinta C del liceo delle scienze umane Marconi-Lussu con i ragazzi speciali. Si tratta di un entusiasmante laboratorio di pittura che si svolge all’interno di un Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e che ha l’obiettivo di illustrare i tanti modi di apprendimento delle competenze relative all’educazione e all’assistenza delle persone con disabilità. «Gli studenti e le studentesse – aggiunge il presidente Piero Follesa – potranno acquisire nuove conoscenze relative al supporto delle persone con disabilità durante le attività socio-educative e ludico-ricreative per rafforzare le proprie competenze».
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