Il progetto finanziato dal bando nazionale Cre@ttività di Caritas italiana
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di Gian Luigi Pittau
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Nella vita bisogna credere sempre ai propri sogni e alle proprie passioni fino in fondo. Lo dimostra il giovane Simone Lixi, 24 anni, che ha deciso di specializzarsi in un settore molto innovativo e ora ha aperto la sua attività come “dronista” o pilota di droni. «Ho frequentato il liceo linguistico Marconi-Lussu a San Gavino Monreale – racconta – e l’ultimo anno di scuola superiore ho fatto un corso per l’utilizzo dei droni, che mi ha subito affascinato. Non mi sono iscritto all’università perché non mi andava di proseguire gli studi, ma volevo specializzarmi in quest’ambito e ho avuto la possibilità di seguire per oltre un anno un corso regionale a Cagliari per l’utilizzo dei droni nel settore dell’archeologia e dell’architettura. Il corso è stato molto interessante, ho conseguito la qualifica e ho preso il patentino per poter pilotare i droni. Ho mandato tantissimi curricula a diverse aziende, ma non ho avuto grandi risposte e ho pensato di mettermi in proprio».
Il problema per i giovani però sono i finanziamenti necessari ad avviare un progetto imprenditoriale: «Sapevo bene che, dopo tanto studio – aggiunge Simone Lixi – ci sarebbero voluti tanti soldi per avviare un’attività del genere e io non avevo le possibilità. Ho dovuto a custodire la mia passione come un sogno nel cassetto e nel frattempo, ho continuato a mandare curriculum e ad “accontentarmi” di ciò che riuscivo a trovare in quel periodo. Un giorno, un mio amico mi ha inviato un post della Caritas Diocesana che pubblicizzava il bando Cre@ttività di Caritas Italiana per il finanziamento di 50 idee imprenditoriali di giovani di tutta Italia. La mia idea è piaciuta, sono stato affiancato per l’iter procedurale dall’ufficio Policoro della Caritas diocesana. Caritas Italiana ha finanziato il mio progetto con un contributo a fondo perduto dei 2/3 delle spese, mentre per la parte mancante mi è stata di grande aiuto la Caritas Diocesana poiché ha fatto da “garante” con la Banca di Arborea con la quale ha una convenzione, aiutandomi così ad avere il finanziamento necessario per poter partire. Oggi sono contento e consapevole di quanto sia difficile per un giovane mettere le ali ai sogni».
Simone Lixi vuole costruirsi un futuro in Sardegna e nella sua cara San Gavino Monreale: «Spesso ci sono tanti ostacoli che ti fanno venire voglia di mollare. Quando ami ciò che fai però c’è una forza che ti spinge ad andare avanti. Nel mio caso devo tanto alla mia testardaggine ma ancora di più alla Caritas. Bisogna essere capaci di credere in un’idea, chiedere sostegno e fiducia. Ho afferrato una mano tesa che ha contribuito a cambiare il mio futuro. Sono pieno di idee e di voglia di fare: ho il mio ufficio e con il drone riesco a fare anche più di 200 foto con il modello tre D, mi rivolgo sia ai privati che alle pubbliche amministrazioni. Con la mia attività sto provando a costruirmi un futuro e a vivere grazie alle mia passione. Il mio lavoro permette di valorizzare il territorio in maniera diversa. Sono un perfezionista nel mio lavoro e adoro la vita nel mio paese, ho già fatto qualche lavoro».
Così Simone Lixi con tanta creatività e determinazione dimostra che si può vivere in Sardegna senza intraprendere per forza la strada dell’emigrazione, che spesso allontana dai propri affetti e dai propri amici.
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