di Gian Luigi Pittau
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I medici e il personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale lavorano senza sosta giorno e notte per far fronte alle urgenze di un territorio che supera i 160mila abitanti. Ma ora per fortuna è in funzione nel nosocomio la nuova Tac, che risparmierà le trasferte forzate ai pazienti costretti a rivolgersi negli altri nosocomi negli ultimi due mesi, tempo necessario per installare il nuovo macchinario, che ha messo fine a quest’odissea sanitaria.
Dal primo giugno è andata in pensione la primaria storica del pronto soccorso Tina Baldussi e da mesi sono andati via in altri ospedali alcuni medici del reparto. Con l’organico ridotto all’osso fino alla fine di novembre i turni del presidio di emergenza vengono coperti dai 4 medici in organico, dai gettonisti che aiutano a coprire soprattutto le ore notturne e da altri medici dell’Areus, l’azienda regionale delle urgenze, che ha istituito un centro di emergenza temporaneo nello stesso ospedale di San Gavino.
«La situazione non è facile – rimarca il direttore sanitario dell’ospedale Sergio Pili – e i turni vengono coperti anche grazie alla presenza di medici stranieri provenienti anche dall’Argentina. Ora i disagi sono diminuiti per i pazienti perché da ieri è attiva la nuova Tac, molto più potente ed efficace, con una capacità analitica di 168 strati in luogo dei 16 di quella dismessa». Il vecchio macchinario, in funzione da 15 anni, è stato rottamato lo scorso aprile e in questi mesi l’attività è stata assicurata da un impianto mobile collocato nelle adiacenze dell’ospedale.
«La vecchia Tac – aggiunge Sergio Pili – è stata portata via alcuni giorni e rimarrà operativa per qualche tempo anche quella mobile. Per due settimane è stata effettuata la formazione dei radiologi e dei tecnici di radiologia e dall’ultima settimana di agosto riprenderà a pieno regime anche l’attività ambulatoriale che in questo periodo si è dovuta interrompere. Come direzione della Asl, insieme al direttore generale Giorgio Carboni, esprimiamo soddisfazione per l’arrivo della nuova Tac, quella presente era la più vecchia esistente in Sardegna».
Intanto il personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale di San Gavino lavora a pieno ritmo e in media ogni giorno gli accessi al reparto d’urgenza sono non meno di 50, dall’inizio del 2024 gli accessi hanno superato le 10mila unità e ora bisogna sperare che si trovi una soluzione a lungo termine per reperire nuovi medici anche se non sarà per niente facile. In passato si era parlato addirittura dell’arrivo di medici cubani che, in realtà, a San Gavino non sono mai arrivati.
Intanto non lontano dall’attuale nosocomio procedono a pieno ritmo i lavori per la costruzione del nuovo ospedale, che sorge in un’area di 10 ettari e che avrà 215 posti letto e un’ampia area dedicata agli spazi verdi e anche all’atterraggio dell’elisoccorso.
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