di Maurizio Onidi
_____________________________
Manifestazione contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale di San Gavino, sabato 21 maggio, alle 10 fronte ospedale, proposta dal comitato spontaneo, costituitosi a Guspini, di cui fanno parte rappresentanti della società civile, del mondo imprenditoriale, sindacale e del volontariato.
Interverranno cittadini, sindacati, associazioni, partiti politici e consigli comunali del territorio.
“L’ospedale non si tocca, si inizia con un reparto e si finisce con un’intera struttura” è lo slogan che campeggia nel comunicato emesso dal comitato promotore della manifestazione a seguito del documento, a firma del direttore sanitario del nosocomio di San Gavino, inviato ai competenti organi, a fine aprile che non lasciava dubbi interpretativi sul provvedimento emesso “A seguito delle cessazioni avvenute negli ultimi mesi, restano presso il nido dell’ospedale di San Gavino Monreale, solo 3 dirigenti medici, insufficienti a garantire la continuità dell’assistenza. Pertanto nelle more del reclutamento di un numero di pediatri idonei a coprire il servizio, a partire dal primo maggio sarà sospesa l’attività del punto nascita dell’ospedale di San Gavino Monreale”.
È di ieri la notizia che all’ospedale N. S. di Bonaria arrivano i pediatri per garantire la ripresa delle attività del nido e dei parti.
Nell’immediato per i piccoli pazienti, oltre alla riconferma degli specialisti della Asl 7 del Sulcis arriveranno in supporto i pediatri dell’Aou di Cagliari.
Una decisione che nasce nell’ottica della collaborazione e grazie a una convenzione siglata tra le aziende sanitarie. Entro luglio, poi, dovrebbe essere svolto da Ares Sardegna il concorso di Neonatologia dal quale si vuole attingere le risorse necessarie per rinforzare l’organico e non andare in sofferenza.
“Le aziende sanitarie trovano nella sinergia e nel sostegno reciproco la chiave per affrontare il problema della carenza di personale sanitario che, non solo in Sardegna, ma in tutta Italia, sta causando problemi e disservizi senza fine”, afferma il direttore generale della Asl del Medio Campidano, Giorgio Carboni. “Siamo sempre pronti a fare fronte comune, con le altre Asl e insieme a Regione Sardegna e Ares, per rispondere alle esigenze dei cittadini. Con una forma di collaborazione interaziendale, ognuno per le proprie disponibilità, si mettono a disposizione delle altre aziende sanitarie delle risorse, in questo caso i professionisti di diverse specialità, per poter superare le difficoltà momentanee”.
Aggiungi Commento