Sardegna chiama Sardegna è presente a San Gavino. La nostra forza politica nasce oltre un anno fa dall’esigenza di rappresentanza e attivismo nell’attuale scenario politico sardo. Abbiamo lavorato attraverso incontri territoriali, in tutta l’isola, e tavoli tematici in cui abbiamo elaborato proposte e dato vita ad una programmazione partecipata. Alle Elezioni Regionali dello scorso febbraio abbiamo animato la proposta elettorale Vota Sardigna a sostegno della Coalizione Sarda.
Oggi, alla vigilia delle Elezioni Amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale nel nostro paese, comunichiamo che Sardegna chiama Sardegna, e i suoi esponenti, non ci sarà. Abbiamo considerato diversi scenari, preso parte a incontri e portato avanti varie interlocuzioni con diverse forze politiche, moderate, progressiste e civiche per oltre un mese, cercando di dar vita ad una coalizione. Ciononostante non abbiamo trovato un riscontro reale e pratico al nostro metodo.
È recente il nostro disimpegno da un tavolo che si presentava a trazione progressista. In queste ultime settimane, e ancor più negli ultimi giorni, abbiamo preso atto del fatto che la nostra proposta non trovava spazio all’interno di questo tavolo. Abbiamo innanzitutto verificato le condizioni per una proposta comune all’interno di questo quadro proponendo una serie di criteri, a partire dalla discontinuità rispetto alla precedente amministrazione. All’interno di questa compagine chiedevamo una lista con un connotato progressista e identitario, una squadra composta da capacità e competenze, in cui fossero i contenuti a contare più dell’ipotetico bacino elettorale e dei personalismi. Siamo giunti, infine, a una sintesi, avendo trovato spazio la proposta fatta da Sardegna chiama Sardegna, su un nome di garanzia, serietà e popolarità. Sentendosi forse scalzati da questa affermazione alcuni strateghi al tavolo hanno preferito accasarsi altrove riproponendo le solite vecchie ricette politiche, lasciando che venisse meno la nostra proposta. Non ci siamo abbassati a certe logiche, abbiamo cercato di fare resistenza ad un sistema di fare politica irrimediabilmente compromesso. Il metodo e il merito sono i principi su cui si fonda il nostro impegno.
La nostra proposta a San Gavino, per San Gavino, voleva mettere in campo nuove e rinnovate energie a servizio di un paese in cui la politica è andata in letargo. Volevamo offrire al nostro paese una prospettiva, un esecutivo di scopo che operasse nell’interesse dei sangavinesi e del territorio. Ciò doveva essere funzionale alla nascita e alla crescita di una nuova classe dirigente a San Gavino che si prenda cura della Comunità.
Voleva essere una proposta, la nostra, non costruita con operazioni da manuale Cencelli, ma fatta di idee, con coraggio e con un pizzico di follia. Noi siamo e saremo presenti sul territorio, a prescindere dalle scadenze elettorali e pur non avendo i numeri per formare una nostra lista, e desideriamo offrire un punto di riferimento a chi crede ci sia la necessità di un coinvolgimento attivo e diretto della popolazione nel processo decisionale, anche in virtù del fatto che la politica, perfino quella di prossimità, viene percepita sempre più distante dalle persone.
Non avendo trovato un punto d’incontro su tali presupposti abbiamo deciso di non partecipare a questa tornata elettorale, ci abbiamo comunque provato. Questo non vuol dire che saremo assenti dal dibattito politico sangavinese, anzi. Nelle prossime settimane svilupperemo delle proposte e cominceremo a lavorare per favorire un incontro territoriale, avremo poi modo di dare vita a dei momenti di confronto in cui vorremmo studiare le attività della prossima Giunta Comunale e facilitare la nascita di spazi di dialogo con la cittadinanza.
Abbiamo deciso di prendere parola, per non perderla più… fintzas in Bidda Nosta!
Per maggiori info firma il nostro appello sul sito www.sardegnachiamasardegna.eu
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