di Gian Luigi Pittau
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Una serata all’insegna dell’allegria e della musica per ricordare Loris Bandino, il giovane sangavinese di 39 anni scomparso in seguito a un incidente stradale nel tratto della statale 197 che collega Sanluri con San Gavino Monreale. Così tanti amici e parenti, il “comitato spontaneo Loris” con la musica di Black Tones, Arschloch e Defected Boys si sono ritrovati nei parcheggi di via Nurazzeddu, dove è stato realizzato un murale per ricordare questo giovane che aveva mille interessi e passioni come la musica, la moto, l’arte, i tatuaggi e i murales.
Lo sottolinea con emozione la sorella Alice Bandino: «È stata una serata all’insegna dell’allegria nel ricordo di mio fratello. Dopo un anno passato a convivere con il grande vuoto lasciato dalla sua scomparsa, vedere tante persone prodigarsi per la riuscita di questo primo memorial é stato motivo di orgoglio e gioia. Il ringraziamento maggiore va sicuramente a Kekko, Manolo, Nicola, Simona, Barbara, a tutto il gruppo “gli amici di Loris” per l’impegno, a Efisio Denotti e colleghi, ai volontari dell’Euro 2001, alla giunta comunale, alla polizia municipale, alla Pro Loco, all’associazione Skizzo, alla famiglia Pranteddu, padroni della casa del murale. E ancora grazie a Massimo Caboni e a tutti coloro che hanno permesso la riuscita, i gruppi musicali, i tecnici, e tutto il pubblico presente».
Per tutti è stato un anno doloroso che ha portato le persone a riflettere: «Se vogliamo trarre un insegnamento – aggiunge Alice Bandino – é l’importanza della vita e della sua tutela, perché a volte basta un attimo per perderla e dopo non si può rimediare. Il dolore che lasciamo, il vuoto che si crea nelle famiglie é indescrivibile. Loris era chiasso che riempiva la casa, dove ora c’é troppo silenzio. Era tanto e lo è ancora nel cuore e nella mente di chi non ti dimentica. È volato un anno perché quando pensi continuamente a una persona, quella persona resta presente; che sia in foto, in video o in testa. Non si può immaginare il vuoto che lascia una persona quando va via sempre così improvvisamente, senza salutare. La vedi qualche ora prima e le dici “Ciao a domani, ci vediamo per cena” e invece non ci sarà più nessuna cena. I memorial servono a tenere vivo il ricordo di una persona grazie all’impegno di chi conserva i ricordi e ci aiuta a vederlo ancora presente. Vedere i suoi amici insieme è come sapere che anche lui è lì».
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