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ATTUALITÀ

San Gavino, stangata Tari per i cittadini con un aumento del 22 per cento

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La maggioranza vota compatta per l’incremento nel bilancio di previsione
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di Gian Luigi Pittau
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È polemica in consiglio comunale sull’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 che prevede un aumento dei costi per i cittadini per la Tari, che passa dagli 849mila e 121 euro del 2023 al milione 86mila e 61 euro del 2024 con una differenza di 236mila e 940 euro che dovrà essere pagata dai sangavinesi.

Stefano Altea

Così nell’assemblea cittadina si accende la discussione: «Tra il 2023 e il 2024 – denuncia il consigliere Stefano Altea – questa voce della Tari è molto preoccupante e l’aumento è spropositato con un rincaro del 22 per cento per le tasche dei cittadini che si aggiunge all’aumento dell’Irpef del 30 per cento. Questi costi andranno ad incidere in maniera significativa sua sulle famiglie che sulle attività produttive. È vero che il Comune fino al 30 aprile non è tenuto ad approvare le nuove tariffe Tari, ma questo bilancio documenta che dovremo chiedere ai cittadini un esborso significativo».

Ma per Il sindaco Carlo Tomasi questa scelta è quasi obbligata: «Questi importi sono dovuti agli aumenti dei costi di conferimento dei rifiuti che non riguardano solo San Gavino ma tutti i centri dell’Unione dei Comuni ‘Terre del Campidano’. Il conferimento dei rifiuti è lievitato in maniera importante e il servizio a domanda individuale deve essere per legge coperto dal cittadino. Lo scorso anno abbiamo avuto una copertura dei costi con le premialità legate alla raccolta differenziata. Ora abbiamo tempo fino al 30 aprile per dare all’Arera le nuove tariffe. L’aumento del conferimento nell’appalto non era previsto e va comunque coperto dai cittadini. Succede la stessa cosa per l’energia elettrica: il Comune farà la sua parte».

Carlo Tomasi

Ma per il consigliere Stefano Altea si potevano fare scelte diverse: «Nel 2024 ci saranno 430mila euro di tasse in più da far pagare ai cittadini mentre abbiamo speso un milione di euro per la vecchia stazione. Avremo potuto trovare i soldi in altri capitoli di bilancio: lo staff del sindaco costerà 17mile euro per altri sei mesi».

Il paradosso è che i servizi legati alla raccolta dei rifiuti diminuiranno: «Aumentano i costi – sottolinea Antonella Matzeu – ma ci sarà una riduzione dei conferimenti come nel caso della plastica». Ma l’assessore Libero Lai spiega le problematiche: «Il costo dell’umido diminuirà con il conferimento al Cisa di Serramanna e poi ci sono le quote legate ai conferimenti extra per manifestazioni importanti e per i cestini in strada». Così la maggioranza vota compatta a favore il bilancio mentre si astengono i consiglieri del gruppo misto Stefano Altea e Nicola Orrù e quelli della minoranza Antonella Matzeu e Angela Canargiu: «Questo bilancio – spiega quest’ultima – è stato portato nei termini, ma presenta delle eredità che mi auguro vengano risolte in modo da evitare aggravi nei confronti dei cittadini».

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