Deiola ha sempre considerato un privilegio giocare per la squadra della Terra Sarda, che ha portato nel cuore fin da quando ha iniziato a tirare i primi calci alla palla. L’emozione e l’orgoglio di entrare nel settore giovanile rossoblù, fino all’approdo nella prima squadra, ha rappresentato il coronamento di un lungo percorso affrontato con determinazione e un forte senso di appartenenza.
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di Maurizio Onidi
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Il 29 agosto 2021, Alessandro Deiola segna la prima rete, in serie A, con la maglia rosso blu, nell’incontro perso dal Cagliari per 4 a 1 contro il Milan, nello stadio Giuseppe Meazza, la “Scala” del calcio internazionale. Altro grande obiettivo raggiunto dal giovane centrocampista sangavinese, cresciuto alla corte di Matteoli, con il conseguimento della centesima partita nella massima serie calcistica, festeggiato il 16 aprile 2022 con il gol che darà la vittoria alla sua squadra nell’incontro con il Sassuolo.
Alessandro Deiola, centrocampista e capitano del Cagliari, nasce a San Gavino Monreale il 1° agosto del 1995 e comincia a tirare i primi calci al pallone con la Sangavinese e nel Santa Teresa, formazioni calcistiche giovanili di San Gavino. A 16 anni passa nel settore giovanile del Cagliari, dopo aver frequentato la scuola calcio oristanese di Gianfranco Matteoli, già responsabile delle giovanili del Cagliari. Al termine della trafila nel settore giovanile rosso blu e dopo una breve parentesi al Tuttocuoio (Lega Pro), nel 2015 esordisce in serie B con la maglia del Cagliari.
L’esordio in serie A avviene il 28 agosto 2016. Ceduto in prestito allo Spezia in Serie B, torna anticipatamente al Cagliari il 31 gennaio 2017 dove milita fino al 17 agosto 2018, data in cui viene ceduto in prestito al Parma.
Il 22 gennaio 2019 lascia la squadra emiliana per fare ritorno in Terra Sarda.
Ancora un trasferimento, il 10 gennaio 2020 indossa la maglia del Lecce, con la quale segna il primo gol in serie A.
Nella stagione calcistica successiva, cambia ancora casacca e questa volta veste quella dello Spezia. Ma sarà ancora il Cagliari a riportarlo tra le proprie file il 29 gennaio 2021. Dopo sette mesi esatti, il 29 agosto, Alessandro Deiola segna la prima rete, in serie A, con la maglia rosso blu, nell’incontro perso dal Cagliari per 4 a 1 contro il Milan, nello stadio Giuseppe Meazza, la “Scala” del calcio internazionale. Altro grande obiettivo raggiunto dal giovane centrocampista sangavinese, cresciuto alla corte di Matteoli, con il conseguimento della centesima partita nella massima serie calcistica, festeggiato il 16 aprile 2022 con il gol che darà la vittoria alla sua squadra nell’incontro con il Sassuolo.
Alessandro Deiola, nel corso della carriera calcistica ha totalizzato 290 presenze, segnando 25 gol.
Dalle squadre giovanili di San Gavino Monreale al Cagliari Calcio, ci racconta i vari momenti e l’esordio nella massima serie?
«Tutto è cominciato da bambino, quando avevo cinque anni e già “calpestavo” i vari campetti del paese. Coltivavo questa passione tutti i giorni. Si giocava a pallone ovunque, anche in strada. A otto anni ho fatto il primo provino con il Cagliari. Sono stato selezionato ma avevo deciso di non andare non perché non mi sentissi pronto ma perché essendo cresciuto con tutto il gruppo di amici, lì mi sarei ritrovato da solo. Per questa ragione decisi di continuare a giocare con i miei amici. L’anno successivo ho rifatto il provino e ho deciso di andare. Da lì è iniziata tutta la trafila nel settore giovanile fino ad arrivare nella massima serie. È stata una emozione unica, indescrivibile, che auguro di provare a tutti i ragazzi che inseguono questo sogno. Lì si è avverato quel sogno che avevo sempre coltivato fin da bambino: diventare un calciatore professionista».
Indossare quella maglia rossoblù cosa ha provato?
«Indossare quella maglia è stata ed è una sensazione veramente unica che non ha valore, non ha prezzo. Per un ragazzo che nasce nell’isola e sogna di diventare un calciatore di serie A ma soprattutto un giocatore del Cagliari è una cosa che si può spiegare solamente con quelle sensazioni e quei sentimenti che provi dentro e che fai molta fatica a descrivere».
L’emozione del primo goal in serie A?
«Ci sono stati due momenti emozionati a questo proposito. Il primo goal in serie A è stato con la maglia del Lecce. Una emozione indescrivibile, bella, che ricordo sempre con tanta gioia anche perché a Lecce sono stato benissimo. Per me, comunque, il primo goal in assoluto rimane quello che ho fatto, con la maglia della mia terra, quattro anni fa allo stadio San Siro, “Scala” del calcio mondiale, contro il Milan. Un’emozione unica che ancora oggi, quando ne parlo, mi vengono i brividi. Unico rammarico per il risultato finale della partita, 4 a 1 a favore dei rossoneri».
Che consigli si sentirebbe di dare a un giovane che vuole intraprendere questa strada?
«Se mi dovessero chiedere un consiglio, cosa sempre difficile da dare, suggerirei di restare sempre con i piedi ben attaccati a terra, non sentirsi mai appagati, in particolare quando cominciano ad arrivare i primi successi perché anche per un giocatore che arriva ad alti livelli, alla serie A, tutti i giorni c’è da imparare, come del resto nella vita quotidiana di tutte le persone. Ogni situazione è differente e mutevole. Ci si impiega tanto ad arrivare in alto ma basta poco per cadere giù e allora è difficilissima la risalita. Rispetto agli anni della mia infanzia, oggi ci sono molte più distrazioni per i ragazzi e questo, per certi versi non facilita la concentrazione su quello che è l’obiettivo finale. Per dirla semplicisticamente, quella attuale “è una fame di calcio” diversa da quella che provavamo noi quando, finito l’allenamento eravamo già in strada per continuare a giocare con la palla».
Ha già fatto qualche riflessione su cosa farà “da grande”, quando deciderà di appendere le “scarpette bullonate” al fatidico chiodo?
«È una domanda che ogni tanto mi passa per la testa e che spesso mi fanno ma per il momento è un argomento che ho deciso di tenere ancora accantonato e godermi quello che sto vivendo. Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio. In questo momento cerco di stare concentrato al massimo per poter esprimere il meglio di me stesso anche per rispetto nei confronti di chi ha riposto in me tanta fiducia, la società, i tifosi, la mia bellissima famiglia e tutte quelle persone che mi stimano».
Vuole mandare un saluto ai lettori de La Gazzetta del Medio Campidano?
«Molto volentieri con la speranza che con questa intervista sia riuscita a trasmettere la forza e l’attaccamento che provo per questa maglia, per la nostra terra e per questo bellissimo sport». https://www.transfermarkt.it/alessandro-deiola/profil/spieler/235931
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