Sa festa manna, celebrata in onore di San Sisinnio Martire, è patrimonio identitario per la comunità villacidrese. In passato era un evento importantissimo per l’economia agro-pastorale preminente nel paese, poiché segnava la fine e l’inizio dell’annata agraria con la chiusura ed il rinnovo dei contratti per “is srebidoris mannus e pitticus”. La chiesa omonima, nonostante l’evolversi dell’economia locale in direzione dell’industria, è stata sempre meta di migliaia di fedeli, tappa obbligatoria per gli emigrati di ritorno per le vacanze e attrazione per gli abitanti dei paesi vicini.
L’attuale comitato parrocchiale, presieduto quest’anno da Sandro Montisci, si costituì quattro anni fa con l’intento di ripristinare le antiche tradizioni legate ai festeggiamenti religiosi e civili, avvicinare e istruire giovani che potessero garantire la continuità e conservare la memoria delle tradizioni, investire sulle risorse isolane e soprattutto creare una rete di collaborazione con associazioni operanti nel territorio.
Un lavoro non facile né scontato, che in alcuni casi è maturato in risultati soddisfacenti, altri un po’ meno; certo è che, dopo quattro anni, nella settimana dei festeggiamenti, molto articolati poiché si celebrano per due giorni nella località campestre e per altri due giorni a Villacidro, il comitato è affiancato dalle proprie famiglie, da diverse associazioni che si mettono a disposizione e da decine di amici che si spendono per organizzare tutto al meglio, dal taglio di s’arramadura, al confezionamento delle bandierine, l’abbellimento della chiesa, i dolci tipici, gli offertori, il pranzo de is autoridadis, la cura degli ospiti
«La strada è ancora in salita e se stiamo facendo bene facciamolo dire ai nostri concittadini», afferma il comitato parrocchiale, «è vero però che Sa festa manna ad oggi si regge quasi esclusivamente sulle forze della nostra comunità e in particolare delle attività commerciali e a noi piace leggere questo come una risposta positiva al lavoro che stiamo portando avanti e alla linea che abbiamo scelto».
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