di Fabiola Corona
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Dalla passione per la musica a quella per le rime poetiche. Rosangela Vinci, nota musicista sanlurese e docente di musica presso la banda e la scuola secondaria di primo grado di Sanluri, è stata di recente premiata a Roma per aver emozionato il pubblico con una poesia dedicata alla mamma, recentemente scomparsa.
«Ho sempre avuto la penna facile per scrivere rime, mi sono sempre accorta di questo – racconta Rosangela Vinci – mi è capitato in passato, in occasione dei pensionamenti di alcune colleghe, di scrivere pensieri in rima. Qualche tempo fa poi, girando sui social, ho visto una gara di poesia e senza pensarci ho deciso di scrivere una poesia sulla musica. Dopo qualche settimana sono stata contattata dalla casa editrice, a cui era piaciuta la poesia. Loro mi chiesero se avessi voluto essere tra i poeti selezionati per la pubblicazione di un’agenda che raccoglieva diverse poesie».
È iniziata così la passione di Rosangela per la poesia, che decide, lo scorso anno, di partecipare ad un secondo concorso, questa volta scrivendo una poesia dedicata alla mamma.
«Circa un anno fa circa ho letto di quest’altro concorso, “Poesia in mostra”. Il tema questa volta era “la mamma” e dato che io ho sempre avuto in mente di scrivere qualcosa che raccontasse mia mamma, sia per come si è dedicata alla famiglia sia per come ha vissuto, ho deciso di partecipare: di getto ho scritto tutto ciò che mi è venuto in mente al momento e ho inviato il componimento. Qualche settimana dopo, sono stata contattata dall’agenzia di Roma “Pagine”, di Luciano Luccarini, e mi è stato detto che la mia poesia era stata apprezzata, chiedendomi se volessi far parte dei poeti che avrebbero partecipato al loro evento nel Monastero Pio sodalizio dei Piceni, nei pressi del Lungo Tevere».
Qui nel mese di luglio la premiazione. «È stata un’esperienza molto forte ed emozionante, non mi era mai successa una cosa del genere, mi sono scoperta in una veste inusuale – continua Rosangela Vinci – Ho scritto la poesia perché pensavo a qualcosa che potesse essere rappresentativo di mia mamma, mi sentivo in dovere di trovare un modo per esprimere ciò che provavo per lei. Questo componimento rappresenta un po’il rapporto che ciascuno ha con la madre, penso che possa essere interpretata da tante persone nella veste di figli che descrivono la madre, io l’ho descritta in modo generico ma allo stesso tempo molto personale e ciò fa sì che nei versi ognuno riesca a rappresentarsi la propria figura materna». Oltre alla poesia sulla mamma a concorso, nel catalogo poi pubblicato dall’agenzia “Pagine” sono state selezionate anche altre poesie di Rosangela Vinci: su Gigi Riva, sugli strumenti musicali e una onomatopeica rimica musicale.
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