
«La Portovesme Srl (Glencore) minaccia la chiusura dello stabilimento di San Gavino – linea piombo. La motivazione sarebbero i costi energetici. Ma la chiusura è inaccettabile e dobbiamo lottare perché ciò non accada. La motivazione dei costi dell’energia ci sembrerebbe un alibi per una serie di ragioni tra cui: la linea piombo non richiede così tanta energia come si vuole credere (infatti va molto a gasolio e a combustibile); è solo l’argento che utilizza una piccola parte di elettrolisi. Inoltre alla multinazionale che gestisce lo stabilimento lo Stato ha dato importanti sostegni: credito di imposta e abbattimento del costo dell’energia. La Regione, negli anni, ha già riconosciuto più volte la cassa integrazione. Insomma la Multinazionale ha ricevuto aiuti e sostegni da più parti. Per questo, ma soprattutto perché il nostro territorio non può permettersi di perdere uno dei pochissimi impianti industriali presenti, tantomeno possiamo permetterci di perdere posti di lavoro: dobbiamo batterci per salvaguardare il posto ai dipendenti dell’impianto e a tutti i lavoratori dell’indotto. Su questo è necessario che i rappresentanti del territorio facciano le barricate. E le faremo», afferma il sindaco di Sanluri Alberto Urpi
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