Per adesso c’è Sant’Antioco ma pare che anche Calasetta si prepari a chiedere il blocco della pesca dei ricci. Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha infatti approvato all’unanimità il documento proposto dal primo cittadino Ignazio Locci dove si richiede la moratoria della pesca dei ricci per almeno due anni nelle acque dell’isola di Sant’Antioco. Il documento a cui dovrebbe aggiungersi anche quello del Comune di Calasetta verrà poi inviato congiuntamente all’assessorato regionale all’Agricoltura competente per la pesca del gustoso frutto di mare.
Secondo i residenti e, soprattutto, i pescatori dell’isola del sud Sardegna, l’impoverimento nel mare del riccio avrebbe ormai raggiunto livelli davvero preoccupanti tanto da farne temere la sua scomparsa. Naturalmente il problema non si risolverebbe proibendone la pesca nelle scogliere e fondali dell’isola di Sant’Antioco ma certo il segnale che ne deriverebbe per l’intera Sardegna sarebbero davvero notevole e, forse, coinvolgente con buona pace dei buongustai che non riescono a rinunciare alla prelibatezza culinaria.
L’isola di Sant’Antioco è oggi la mèta preferita dai pescatori professionisti o dilettanti contribuendo così alla carenza del gustoso frutto del mare diventata sempre più evidente di anno in anno.
Aggiungi Commento