di Cinzia Mereu
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Dopo due anni di limitazioni il 25 Giugno Arbus si prepara a celebrare nuovamente in tutto il suo splendore e colore la festa di Sant’Antonio, ricorrenza che da secoli scalda e anima i cuori della comunità arburese.
Il legame tra gli arburesi e il culto di Sant’Antonio ha origini antichissime e risale alla fine del 1600, quando secondo la leggenda, il mare spinse sugli scogli un piccolo simulacro del santo, grande all’incirca sessanta centimetri.
Interpretato dagli uomini dell’epoca come un segnale divino, questi si adoperarono subito per costruire una cappella dove deporre e poter venerare il santo. Successivamente, si narra che per volere di alcune persone la statua venne portata ad Arbus e depositata nella parrocchia di San Sebastiano per sostituirla con una più nuova da lasciare nella chiesetta di Sant’Antonio di Santadi, ma il giorno dopo l’originale era tornata nuovamente al suo posto d’origine. Questo accadde ripetutamente e da quel momento fu così deciso di spostare il simulacro esclusivamente per la festa in onore del sante, durante la processione.
Secondo un’altra fonte all’origine del pellegrinaggio ci sarebbero le costanti invasioni barbariche contro il piccolo borgo di Santadi. Spesso chi fuggiva si rifugiava nel vicino paese di Arbus, tornando nel proprio luogo d’origine esclusivamente per la semina o per la raccolta. Coloro che scappavano erano soliti, tra le altre cose portare con sé la statua e il simulacro del loro santo protettore, per evitare che potesse cadere in mani sbagliato o che li invasori potessero in qualche modo danneggiarla o profanarla. Si pensa che sia proprio questo il motivo che ha portato alla nascita del pellegrinaggio del Santo da Arbus a Sant’Antonio di Santadi.
Qualunque sia l’origine della festa più importante del paese di Arbus, la certezza è che oggi come trecentoventotto anni fa, periodo a cui risale la prima testimonianza di tale ricorrenza, nonostante lo scorrere del tempo e il susseguirsi delle generazioni il calore e l’amore che lega gli arburesi a Sant’Antonio continua a essere forte e inscindibile.
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