Il 2 luglio si conclude la rassegna “Percorsi di vita a teatro”
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di Andrea Lanterna
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La rassegna teatrale “Percorsi di vita a teatro, organizzata al cineteatro di Sardara dall’Aps Nakkanaranta, si conclude il 2 luglio. In programma ancora due spettacoli. Alle 18.45 la classe Eos rappresenterà “Forse ti voglio bene”, scritto e diretto da Elena Pusceddu. Sul palco saliranno sei bambini dai quattro ai sei anni, due adolescenti e alcuni adulti. La commedia si sofferma sulla quotidianità della vita di tutti noi. «Ci diciamo “ti voglio bene”, ci salutiamo con un sorriso e accogliamo calorosi abbracci che possano riempire il nostro animo, che possano regalarci delle emozioni fugaci. “Ti voglio bene” dovrebbe però essere una promessa che si rinnova continuamente, ogni momento che passa, anche nelle nostre vite frenetiche e caotiche, quando ciò che pensiamo realmente è più un “forse ti voglio bene», afferma l’autrice Elena Pusceddu.
L’ultimo spettacolo si terrà alle 21.45, le classi Zefiro e Borea presenteranno “L’ora d’aria”, scritto e diretto da Francesca Cabiddu e Andrea Vargiu. La trama si sviluppa in una casa di riposo, dove quattro amici, mentre fanno i conti con gli acciacchi dell’età, rivivono il loro passato turbolento tra i primi amori, le scelte sbagliate e la loro profonda amicizia.
Il cartellone prevedeva anche altre due rappresentazioni: “Circo Mozz’Art “ il 24 giugno e “Mostri a chi?” il 25 giugno, che hanno registrato il pienone di pubblico. L’aps Nakkanaranta è un’associazione fondata nel 2015 da un gruppo di appassionati di teatro.
«Il teatro per noi è ricerca del “sé” e dell’“io”, dove ciascuno di noi può trovare lo spazio per gioire, per sentirsi importante e nello stesso tempo utili verso l’altro», afferma la presidente Elena Pusceddu, «Il teatro costituisce un’attività costruttiva e ricostruttiva, che consenta di rappresentare e interpretare il mondo, di fare ipotesi su di esso, di dargli una forma, di attribuire dei significati».
I Nakkanaranta riescono a passare e a dare vita a uno spettacolo leggero e comico e nel contempo a un evento come in ” Non sei sola”, svoltosi ad aprile, dove teatro e dibattito hanno trovato un’ottima simbiosi toccando così una tematica delicata come la violenza sulle donne. «Siamo sempre molto presenti nel contesto paesano e collaborativo con tutte le altre associazioni. Siamo sempre pronti a creare attraverso il teatro, un messaggio di sensibilizzazione verso le tematiche e le problematiche che viviamo tutti i giorni», precisa Elena Pusceddu.
Molto attivo il direttivo, composto da Elena Pusceddu (presidente), Aldo Caddeo (vicepresidente), Luca Piano (segretario), Virginia Massenti (cassiera) e i consiglieri Gianni Podda, Federico Floris e Mara Ibba, impegnato a dare nuove impronte all’associazione. Intanto ha chiamato alla direzione artistica due giovani cagliaritani Francesca Cabiddu e Andrea Vargiu, con l’asilo dei quali sono stati aperti i laboratori teatrali, aperti a tutti i componenti dell’associazione.
Molto partecipati quelli dedicati ai bambini, ragazzi, adolescenti, divisi in classi: Eos (4-6 anni seguiti dalla presidente Elena Pusceddu), Apeliote (7-11 anni), Zefiro (12-18 anni) e Borea (19- 99 anni) sotto la guida di Francesca Cabiddu e Andrea Vargiu.
«Ci teniamo alla crescita dei nostri ragazzi. Il teatro costituisce uno strumento pedagogico importante perché favorisce lo sviluppo e la creatività della persona e la sua crescita. Il laboratorio di educazione alla teatralità è un processo all’interno del quale sono proposti all’allievo esercizi e attività anche ludiche che mettono in evidenza i numerosi aspetti pedagogici del teatro, uno strumento educativo che permette di lavorare su di sé e stimolare le diverse potenzialità presenti in ciascuno, riuscendo così a far emergere attitudini tenute nascoste, magari di cui non si è consapevoli, o che risultano spesso inespresse», rimarca Elena Pusceddu, che ringrazia l’ amministratore comunale e la proloco molto vicine e sempre disponibili nei nostri confronti dell’associazione.
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