Il Report sulla Sardegna realizzato da Agenzia per la Coesione territoriale e Unioncamere nell’ambito di Sisprint (Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali) evidenzia una ripresa economica nella nostra regione piuttosto incerta a differenza di quanto accade nel resto del Paese. Un’economia non ancora uscita dalla devastante crisi che l’ha colpita con un turismo (e più in generale i servizi) in forte ascesa ma con un Pil per abitante decisamente inferiore alla media nazionale, una scarsa capacità di esplorare i mercati internazionali e un alto livello di invecchiamento demografico.
Il Report della Sardegna relative al 2016 indicano un ridimensionamento del Pil rispetto all’anno precedente. Ridimensionamento che ha parzialmente vanificato quanto realizzato nel 2015 e che si innesta in un processo di lungo periodo iniziato nel 2008 e che ha visto la nostra regione in recessione per sette degli ultimi otto anni. Anni in cui si è incrementato il processo di terziarizzazione del territorio e a cui ha contribuito non solo il turismo ma anche altri settori “nuovi” come l’informazione e la comunicazione, le attività artistiche e le riparazioni che hanno accresciuto il loro peso nella struttura del valore aggiunto regionale.
Decisamente in difficoltà invece sono l’industria e le costruzioni. Il primo settore dall’inizio della crisi ha perso oltre il 40 per cento del proprio valore economico con un trend recente che non appare essere ancora ben definito visto che nel 2016 si è registrato un calo del volume economico di quasi l’8 per cento dopo che l’anno precedente si era registrato un +22 per cento. Le costruzioni invece hanno cominciato a manifestare nel 2016 dei timidi segnali di ripartenza dopo nove anni consecutivi di recessione ma la strada da percorrere per recuperare il 41 per cento di valore aggiunto perduto durante la crisi appare essere ancora lunghissima. Conseguenza di questo stato di cose è la elevata presenza del fenomeno della povertà relativa con una quota di famiglie in queste condizioni che nel 2016 era del 32,1 per cento superiore rispetto alla media nazionale e che nel 2017 si era elevata al 40 per cento. Famiglie che peraltro hanno un livello di anzianità decisamente cospicuo visto che nel 2017 per la prima volta nella storia della regione si sono registrati 2 over 64 a fronte di un solo under 15.
Sardegna, ripresa economica incerta: secondo il report di Unioncamere famiglie più povere

Aggiungi Commento