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Attualità

Serrenti, Berardo Pireddu, 90 anni di creatività e un’edicola aperta da 60 anni

Berardo Pireddu con la moglie Adalgisa
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L’elisir di lunga vita con la moglie Adalgisa tra giornali e chiacchiere con la gente per l’ex sindaco
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di Gian Luigi Pittau
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Da più di 60 anni l’edicola di Berardo Pireddu (90 anni compiuti lo scorso 22 agosto) e della moglie Adalgisa è un punto di riferimento per tutti i cittadini di Serrenti. La giornata di quest’arzillo signore inizia molto presto. Sono le sei del mattino e Berardo Pireddu è già in piedi per aprire la sua amata edicola come fa da oltre 60 anni. Berardo lavora da quando aveva 10 anni e in mezzo ai giornali e alle riviste si tiene in forma, allena la mente, socializza, continua a dare un servizio alla comunità. Ha un ruolo riconosciuto e non ha tempo per pensieri tristi e ama il suo lavoro, la sua edicola è il suo personale elisir di lunga vita.

Negli anni ’60 inizia a vendere i giornali nell’atrio della sua casa, aveva pochi soldi ma tanto coraggio, forza, e, fondamentale, Adalgisa, una moglie laboriosa al suo fianco. Berardo e Adalgisa, poco tempo dopo essersi sposati, si trovarono, infatti, senza lavoro, un figlio piccolo da crescere… E un altro in arrivo. Berardo allora rispolvera il mestiere di barbiere, realizza una stanza a fianco all’ingresso di casa, dove nasce la barberia e quando non ci sono barbe o capelli da tagliare sta nell’edicola. Quando ci son clienti in salone arriva Adalgisa e i propri bambini, che nel frattempo son diventati due, stanno nell’edicola è realizzata nell’ingresso di casa.

L’ingegno e la creatività non mancano e così il bancone viene realizzato con una gabbia per polli rivestita di compensato; gli espositori delle riviste li realizza lo stesso Berardo…in legno e fil di ferro.

Berardo, Adalgisa con l’ultima genita

Nel 1970 Berardo viene eletto sindaco e si divide in tre: è barbiere, edicolante e sindaco. Adalgisa e i due bimbi stanno sempre più tempo in edicola, dove le persone entrano anche per chiedere informazioni comunali o lasciare documenti per il sindaco. Arriva il 1974 e Berardo decide di chiedere un prestito agevolato per imprese al fine di realizzare un altro locale a fianco a quello esistente e spostare l’edicola dall’atrio di casa. Nasce così una “signora edicola” come la definiscono i clienti stupiti dalla trasformazione: La gabbia per polli rivestita di compensato si trasforma in un bel bancone grande in alluminio e gli espositori sono eleganti in alluminio e vetro e illuminati da luci al neon. Nello stesso anno arriva l’ultimogenita ed Adalgisa si trova ad allattarla in edicola ogni qualvolta Berardo ha i clienti in barberia, oppure è impegnato in municipio in veste di sindaco.

Nel 1975 le fatiche della famiglia si concentrano nuovamente nelle due attività. L’edicola stava aperta 10 ore al giorno per 6 giorni nonché ogni domenica mattina. Al mare si rinunciava quindi? No! La domenica, appena chiusa l’edicola, si partiva per il Poetto con la Fiat 500 tutti e cinque felicissimi, con l’occorrente per il pranzo al mare e per i bagni.

Occorre aspettare la fine degli anni 90 per avere un’altra edicola a Serrenti e prevedere qualche giorno di chiusura per ferie per via dei turni condivisi. Negli anni la vita di famiglia si è svolta tutta in questa edicola che impegnava per buona parte del giorno i familiari. L’edicola è diventata così il salotto di casa, il focolare attorno al quale la famiglia si trovava; tra un’Unione Sarda e un altro venivano discussi i problemi familiari, prese decisioni di routine o quelle importanti. I bimbi hanno imparato a contare vendendo i giornali e dando il resto, ma hanno soprattutto appreso il sacrificio per poter portare a casa i soldi. Grazie a questo sacrificio Berardo e sua moglie hanno garantito a tutti i figli l’opportunità di studiare. Si è così arrivati agli anni 2000, Berardo va in pensione ma rinuncia solamente a un mestiere quello di barbiere e diventa pensionato edicolante, nel 2016 si procede al restiling dell’immobile che accoglie la “signora edicola”, che viene ancor migliorata e si fa spazio agli uffici dove esercita la propria professione l’ultimogenita.

Ora nel 2024 Berardo di anni 90 e la sua “signora edicola” rimangono ancora in piedi a testimonianza dell’affezione per il lavoro e della resistenza contro le difficoltà. Son tante le edicole che chiudono, abbandonano il campo, travolte dalla crisi del giornale stampato, questa storia invita a non demordere, a trovare nuove strade, studiare soluzioni alternative, nella vita in generale e sul lavoro.

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