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Attualità

Serrenti, il 25 agosto si svolgerà la prima sagra del cece novello

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Redazione
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Si tratta della prima edizione della sagra dei Ceci di Serrenti il paese del Medio Campidano noto per la grandezza delle feste e delle sagre della tradizione contadina.

Alle grandi Feste di Santa Vitalia (primo lunedì di ottobre) e di San Giacomo (25 luglio) e delle recenti sagre del fico d’india (prima o seconda domenica di Settembre) e del melograno (prima domenica di Novembre) si inserisce la 1^ Sagra del cece novello.

Appuntamento all’orto botanico, in via Giovanni XXIII, domenica 25 agosto.

I promotori dell’iniziativa sono i componenti del Comitato di San Giacomo che si attiveranno per organizzare le tre sagre di matrice rurale: del fico d’india, del melograno e appunto dei ceci, al fine di potenziarle di anno in anno.

“In attesa di conoscere la volontà dei produttori di asparago, siamo pronti ad ospitare i turisti ed intenditori che ci omaggeranno della loro presenza alle nostre sagre. Il Comitato di San Giacomo, capace di un lavoro super organizzato, consente di ospitare al meglio tutti coloro che verranno a trovarci per degustare piatti davvero unici”, ha commentato con entusiasmo il presidente della Festa Marco Bandino nell’annunciare l’iniziativa.

La sagra del cece si avvale di prodotti di alta qualità che da sempre si coltivano nelle campagne di Serrenti; i ceci sono presenti da quando ai legumi si dava la giusta considerazione nelle rotazioni agrarie.

“Stiamo parlando di una eccellenza che abbiamo voluto conservare della quale siamo orgogliosi, e soprattutto vogliamo fare in modo che vengano conosciuti da tanta gente perché in questo legume esiste anche l’anima della nostra tradizione culinaria e del mondo contadino più genuino. Una eccellenza che rappresenta l’intero territorio del periodo in cui non esisteva ancora l’irrigazione delle campagne”, ha detto il presidente agricoltore Bandino.

“Valorizzare le leguminose è interesse di tutti, perché svolgono un ruolo fondamentale nell’agricoltura grazie alla loro capacità di fissare l’azoto atmosferico. Questo processo avviene attraverso una simbiosi con batteri chiamati rizobi, che si associano alle radici delle piante leguminose” ha concluso Marco Bandino da coltivatore esperto.

Durante le sagre che si svolgeranno in sinergia con l’amministrazione comunale, la Protezione civile e l’organizzazione dell’Orto botanico si intendono istituire anche spazi per promuovere altri prodotti della tradizione contadina e per l’organizzazione delle mostre degli artisti locali e del territorio.

Il programma sarà pubblicato a breve.

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