di Anna Luisa Garau
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Passione e creatività hanno rappresentato stimolo e terreno fertile per i contenuti della creazione del gruppo facebook “Stiamo con le mani in pasta”, ideato durante la fase 1 della pandemia dal panettiere William Cabiddu, 45 anni, di Guspini e residente a Sardara. William, che dall’età di 14 anni fa il panettiere, inizialmente ha elargito i suoi consigli come confezionare il pane a una stretta cerchia di amici “sul gruppo”, che in pochissimo tempo ha raggiunto 8472 membri, in prevalenza residenti nei paesi del bacino del Medio Campidano.
«Un successo che non mi sarei mai aspettato. Il numero dei membri è lievitato giorno dopo giorno, dimostrando il desiderio di voler imparare, di volersi mettere alla prova, di crescere, postando foto e video per un confronto costruttivo tra i componenti del gruppo», riferisce William Cabiddu, che ha saputo guidare i suoi allievi virtuali con maestria e umiltà.
Il giovane guspinese, con esperienze in diversi panifici del Medio Campidano, tra cui Pabillonis e Sardara, lo hanno portato a un’evoluzione progressiva con la ricerca di nuove tecniche di lievitazione e all’utilizzo di nuove qualità di farine, di attrezzature e tecnologie più moderne.
La tradizionale lavorazione del pane si contraddistingue per la forza passionale e soggettiva che ogni panettiere riesce a esprimere. Caratteristiche che vengono evidenziate nel gruppo “Stiamo con le mani in pasta”.
La passione di William di insegnare l’arte della panificazione utilizzando farine integrali e lievito madre ha coinvolto migliaia di persone, soprattutto famiglie e bambini, entusiasti di aiutare i genitori nella preparazione di pane e dolci.
Chi partecipa al gruppo ha riscoperto tradizioni e consuetudini che si sono perse nel tempo.
Ha imparato a utilizzare farine di grano duro e lavorarle a mano con acqua e sale, lievitazione lenta e cottura nel forno a legna o elettrico o a gas. In occasione di feste o ricorrenze ha preparato pani ‘speciali’ proprio come si faceva una volta e ha postato le foto del prodotto finale scambiando consigli e suggerimenti.
È stato preparato” su coccoi”, pasta dura di semola,” su coccoi a pitzus, cun s’ou e su civraxiu (su pai mannu)”, il pane più diffuso nel sud della Sardegna. Non sono mancati i “cruguxionis de arrascottu”, ravioli di ricotta di pecora e aromatizzati con zafferano e scorza di arancia e limone grattugiata.
Le esperienze dei singoli componenti del gruppo si sono moltiplicate con la preparazione di dolci tradizionali, di pizze e pizzette, creando quella atmosfera magica e quella spensieratezza che da bambini si provava quando le nostre mamme o nonne impastavano la farina o infornavano il pane e i dolci. Alcune video ricette sono state accompagnate da versi in rima scritti da William Cabiddu.
«Su richiesta di componenti del gruppo», aggiunge il panettiere, «sul social saranno organizzate delle giornate sul pane. Molti hanno espresso il desiderio di avere un ricordo sui tre mesi passati insieme, seppur virtualmente».
Tra i progetti di William c’è quello di collaborare con associazioni per insegnare l’arte del pane, affinché diventi patrimonio di tutti, in particolar modo dei bambini che hanno dimostrato curiosità e grande manualità come testimoniano i video e le foto postate nel gruppo web e la pubblicazione di un libro di ricette integrandolo con versi in rima.
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