Mancano ormai poche ore all’apertura dei seggi. A cinque anni dalle ultime elezioni, carta d’identità e tessera elettorale alla mano, Guspini sarà chiamata a rinnovare la propria amministrazione comunale. Ci si chiede se almeno stavolta, forse mossi dal pensiero di un paese anche più grigio che non dai sorrisi di plastica dei santini elettorali, i guspinesi sapranno accantonare la sfiducia, mettere le scarpe buone e andare al Satta o al Deledda a votare. Venerdì 29 si è di fatto conclusa una campagna elettorale segnata da polemiche e incomprensioni tra le parti. L’ultima ieri, in piazza XX Settembre, con il confronto al vetriolo, con tanto di intervento delle forze dell’ordine tra alcuni esponenti di“ Centrosinistra per Guspini” e la lista “Guspini”. “Stasera è successa l’ennesima cosa gravissima” recrimina Francesco Carta,61 anni, sostenitore della lista “Guspini”. “ Per tutta la campagna elettorale ci hanno vessato facendoci togliere da ogni luogo, sede o gazebo qualunque manifesto riconducibile alla lista. Oggi abbiamo raggiunto il culmine quando la lista di centrosinistra si è presentata in piazza con bandiere e striscioni. Ci chiediamo come mai a loro sia stata concessa l’esposizione di quel materiale, mentre noi abbiamo dovuto militare in piazza con un gazebo praticamente bianco: c’è un regolamento molto chiaro a proposito.”
Immediata la chiamata alla stazione dei carabinieri di Guspini, poi di Villacidro, e infine ai vigili urbani. Diversa la versione di Francesca Tuveri, 34 anni, candidata a consigliere per il Centrosinistra. “ Abbiamo prenotato lo spazio l’8 maggio, facendo giusto un’integrazione alla richiesta precedentemente protocollata l’ altro giorno. Forse la differenza tra “richiesta” e “integrazione” non gli è molto chiara, ma tant’è.” L’evento promosso dal Centrosinistra col titolo “#Vivere giovani” era stato programmato per le ore 18:30, mezz’ora dopo rispetto alla chiusura dello stand della lista “Guspini”, in piazza dalle otto del mattino. “Carta e i suoi vicini –aggiunge Francesca Tuveri- rivendicavano il diritto di “precedenza” rispetto a noi, che abbiamo prenotato. Quindi hanno chiamato i vigili ,che a loro volta hanno chiamato i carabinieri . E’ quindi intervenuto l’ufficio elettorale che , in sintesi, ci ha fatto rimuovere lo striscione con il simbolo. Certo è che la piazza, ieri, era come uno “spazio elettorale” e sta al funzionario interpretare le regole, credo, con flessibilità.” L’incidente non ha turbato la serenità dei giovanissimi artisti invitati a esibirsi in piazza in occasione della chiusura della campagna elettorale. “ Io e Filippo- cinguetta felice Nicoletta Sanna, 20 anni, cantante – abbiamo finalmente fatto il nostro genere e questo ci ha riempiti di soddisfazione.”
“Lo striscione è stato tolto, ma- rincara Francesco Carta- qui c’è un sistema ben collaudato che non esiterei a definire mafioso, atto a intralciare il nostro operato in ogni modo. Apprenderà dopo le elezioni a chi saranno rivolte le nostre denunce, ma sicuramente a più di una persona e toccheranno più uffici.”
Francesca Virdis
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