“La Sardegna ha sposato da subito la strategia di decarbonizzazione e, anzi, ha rilanciato sugli obiettivi di riduzione delle emissioni dannose ma non può attuare l’uscita anticipata dal carbone senza avere né il metano né le infrastrutture per le energie alternative che sono gli strumenti necessari per affrontare la transizione”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru nella lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“L’accelerazione imposta dal Governo alla chiusura delle centrali termoelettriche a carbone senza realizzare contestualmente gli interventi aggiuntivi del resto già previsti dalla Strategia Energetica Nazionale è per la Sardegna estremamente rischioso” continua Pigliaru, “e il fatto che ciò sia avvenuto attraverso una Determina dirigenziale (la Determina del Direttore Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali, DVA/2018/430 del 22.11.2018) senza adeguato confronto politico e tecnico è del tutto inaccettabile”.
Per questo sulla vicenda è stato chiesto un incontro urgente. La lettera è stata indirizzata anche ai ministri dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e dell’Ambiente Sergio Costa e ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.
La Determina nazionale prevede che entro il prossimo 31 gennaio 2019 i gestori delle installazioni interessate debbano presentare la documentazione necessaria al riesame delle Autorizzazioni di Impatto Ambientale con cronoprogramma del Piano di fermata definitiva.
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