Quando si parla di “progetti messi in campo dagli Enti pubblici” sarebbe bene imparare a distinguere le quattro fasi che, lette in ordine cronologico, si potrebbero così riassumere: “Idea”, “finanziamento”, “iter burocratico” e “realizzazione”. In mezzo a questi quattro momenti vi sono le immancabili attese, spesso lunghissime. Quali le cause? Tante. Su tutte: i troppi paletti della legge italiana, la cronica lentezza burocratica nella comunicazioni fra Enti di diverso livello, le assegnazioni sbagliate (spesso col senno di poi) delle commesse affidate alle imprese dopo le gare d’appalto e, non ultima, il frequente cambio di criteri e regole che, spesso, confonde anche i più esperti in materia amministrativa. Anche il Comune di Villamar, così come tanti altri nel territorio, non è certo l’eccezione che conferma la regola: tante le azioni messe in campo nell’ultimo periodo, ma ancora poche quelle che si avviano a concludersi o soltanto a mettersi in moto.
Fra queste, lo scorso ottobre, nella pianificazione programmatica dell’amministrazione comunale, il sindaco Fernando Cuccu comunicò dell’imminente inizio delle opere per il rifacimento delle strutture sportive. Ebbene, l’avvio dei lavori è avvenuto di recente, ma, come ci spiega lo stesso primo cittadino occorrerà attendere un po’ di tempo perché gli stessi vengano ultimati. «Il campo di calcio a undici in erbetta sintetica – spiega a tal proposito il primo cittadino – dovrebbe essere ultimato, secondo il cronoprogramma, fra circa tre mesi; mentre per le nuove piste di atletica leggera, i cui lavori avranno avvio subito dopo la conclusione di quelli per il campo di calcio, occorrerà attendere la fine della prossima estate. Tuttavia, grazie a quanto risparmiato per la gara d’appalto andata al ribasso per il campo di calcio (circa 40 mila euro ndr) abbiamo intenzione di costruire i nuovi spogliatoi che sorgeranno sotto le attuali gradinate che verranno quindi riammodernate. Si proseguirà quindi con i restanti lavori delle strutture del campo di calcio a cinque, di quello da tennis e da jogging (questi ultimi due ubicati nella scuola primaria locale ndr)».
Altro tema caldo è quello dell’eterna incompiuta, la palestra comunale, la cui fruibilità è attesa da oramai vent’anni. «I lavori stanno proseguendo – prosegue Cuccu – e in tempi brevi sarà terminata la copertura. Questo, tuttavia, non basterà a renderla fruibile: abbiamo perciò chiesto un nuovo finanziamento ministeriale per ultimare il recinto esterno, sistemare le stanze del primo piano, l’acquisto dell’attrezzatura e tutte le rifiniture. Attendiamo sviluppi».

Altra novità, da poco comunicata, è quella del nuovo finanziamento da un milione di euro, da parte dell’Unione dei Comuni della Marmilla, da indirizzare al rifacimento della piazza dell’ex municipio, alla necropoli punica e a tutto ciò che, per valorizzarla, ruota attorno a essa. «Contiamo di iniziare i lavori entro la fine del 2019: molto dipenderà dai tanti passaggi burocratici che vedono in gioco la nostra amministrazione insieme all’Unione dei Comuni e alla Regione Sardegna. Neanche questo milione di euro, tuttavia, non sarà sufficiente per realizzare quanto nei nostri intenti: serviranno, infatti, altri 500 mila euro. Per disporre di questa somma stiamo valutando di richiedere un mutuo: la questione è in fase di discussione. Il monte granatico, invece, per cui abbiamo ricevuto un finanziamento a parte, potrà essere completato, ma la sua funzione avrà senso solo dopo il termine dei lavori della necropoli punica».
Intanto un recente progetto denominato “Villamar in fiore” ha fatto parlare di sé. Stando a quanto si è appreso, l’obiettivo è quello di recuperare con fiori e addobbi le varie aiuole, giardini, scorci particolari di alcune case e tutto ciò che concerne l’abbellimento del paese. Sulla questione, al momento intenzionale e da definirsi nel corso del il 2019, lo stesso Cuccu approfondisce: «I cittadini si prenderebbero carico di curare queste aree attraverso un accordo con il Comune che, da parte sua, proverà a mettere qualche risorsa economica con modalità ancora da definire. Parallelamente a questo, stiamo valutando di proporre un progetto con gli agricoltori: vorremmo destinare qualche risorsa di bilancio perché si possa andare oltre la monocoltura e ci possa essere un’azione economicamente più incisiva nella coltivazione dei nostri campi».
Simone Muscas
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