di Giovanni Angelo Pinna
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Le previsioni e tendenze parlano chiaro, le tecnologie saranno le nuove padrone dell’intero nostro pianeta. Quando si parla del settore hi-tech, quello tecnologico, si è soliti pensare agli smartphone più moderni, ai computer, alle più recenti intelligenze artificiali o ai social ma non saranno solo questi i settori in cui la tecnologia la farà da padrona: dalla lettura, che diverrà un “ascoltare un lettore” mettendo ko il vecchio libro cartaceo, alla alimentazione, con piatti preparati usando alimenti “preparati in laboratorio”, come già accade nel ristorante The Chicken, in Israele; dagli acquisti, di ogni genere, che avverranno esclusivamente attraverso internet, salutando così i più vecchi negozi e centri con più o meno grandi magazzini da dover tenere sempre aggiornati nei prodotti e per passare ad un unico centro di smistamento che provvederà a “portare la spesa direttamente a domicilio”, fino alla lettura di quotidiani o altri periodici; dalla prenotazione di una vacanza alle visite mediche e terapie; dalla sicurezza personale e collettiva fino all’acquisto di immobili e relativi adempimenti burocratici passando per la Giustizia e Scuola digitale. Quello delle tecnologie è un comparto che, ogni anno, continua a cresce in modo irrefrenabile con un mercato che vale miliardi.
Non preoccupano nemmeno le tendenze di “controllo” verso settori apparentemente lontani, come ad esempio quello dell’agricoltura e zootecnica. Non preoccupa, anzi incuriosisce gli investitori, la forza con cui la tecnologia si sta impadronendo anche del settore sanitario: non gli ormai comuni studi, sale operatorie con strumentazioni sofisticate per diagnosi o interventi chirurgici ma vere e proprie fabbriche specializzate in bioprinting (il bioprinting è l’ultima e più moderna svolta con la quale, attraverso speciali stampanti 3D, vengono replicati tessuti e, solo per ora, alcuni organi meno complessi). Un ulteriore cambio di rotta si avrà anche nello sfruttamento di robot e droni, sempre più intelligenti e capaci di sostituire completamente l’attività dell’uomo. Ogni giorno nuove prospettive e invenzioni, settori che dall’assenza di tecnologie divengono totalmente controllati da o tramite esse. Anche l’ambito florovivaista, per citarne uno che si potrebbe pensare essere immune da questo controllo, è già cambiato: piante fosforescenti o fluorescenti oppure impiantate con microdepuratori ultratecnologici o altre, anche domestiche, che dialogano sempre più anche con intelligenze come Alexa o Google Echo. Continuano a crescere poi, le trovate tecnologiche più bizzarre: navigatori personali indossabili per chi non ha un buon senso di orientamento e che usa notifiche tattili e voce proprio come se la persona fosse guidata o accompagnata da un altro individuo.Non esisterà settore che riuscirà ad evitare questo cambio di rotta, le tendenze sono ormai ben delineate separando con una netta linea chi “rimarrà fermo nel passato” e chi, invece, “lascerà il controllo alle tecnologie e macchine”.
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