Ormai è ufficiale: il 5 e 6 maggio si rifarà la fiera interprovinciale degli ovini di razza sarda, iscritti all’albo genealogico. La più importante rassegna in Sardegna per gli animali di qualità ed eccellenza. Tanti sono stati gli allevatori della provincia che hanno firmato una petizione, che il Comune di Barumini ha condiviso e fatta propria, nella quale si chiede espressamente dopo 4 anni di assenza, lo svolgimento dell’importante rassegna zootecnica. La decisione è scaturita da un’assemblea svoltasi il 23 febbraio a Barumini, tra allevatori, amministratori comunali e dirigenti regionali del settore ovino. Vito Tizzano commissario delle quattro Apa (Associazione provinciale allevatori) della Sardegna e presidente dell’associazione regionale isolana della stessa categoria, alle precise sollecitazioni è stato categorico: “Abbiamo un ruolo primario a livello nazionale, e perciò nostro interesse promuovere queste iniziative di grande qualità nel settore. Faremo del nostro meglio”.
Assai determinato il sindaco di Barumini Emanuele Lilliu, che tuona: “Vogliamo che la fiera sia fatta come sempre a Barumini dove è nata la selezione nel 1928. Qui ha avuto inizio la storia di questa realtà”. In particolare il territorio della Marmilla è all’avanguardia nel settore, per questo, la qualità degli allevamenti, degli arieti miglioratori, pecore e agnelli, è sempre richiesta sul mercato regionale, su quello nazionale, e addirittura europeo. Mario Picciau allevatore di Monastir ritiene la fiera: “Un’occasione importante per mettere in mostra il nostro bestiame”, e Monica Sergi di Barumini aggiunge: “Rifare la fiera interprovinciale significa anche, invogliare nuovi allevatori a partecipare, poiché non andrebbero altrove”. Nella provincia del Sud Sardegna e l’area metropolitana di Cagliari, si contano ben 332 allevamenti con 61 mila capi ovini selezionati.
Si è avviata quindi la macchina organizzativa del Comune, allevatori e associazione di categoria, con la supervisione dell’Assonapa (associazione nazionale pastorizia), i quali hanno poco più di un mese di tempo per preparare la rassegna. In conclusione, unanime è l’appello che gli allevatori, in testa Francesco Sanna di Villanovafranca, rivolgono agli amministratori regionali, a iniziare dall’assessore agricoltura, affinché si faccia carico della valorizzazione di questo settore trainante dell’intera economia isolana, che con la selezione ha portato il settore zootecnico a livelli di primato nazionale.
Carlo Fadda
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