Con ricerche negli archivi di Stato e della Curia vescovile di Ales si può risalire all’esatta edificazione della chiesa di San Nicola da Bari a Tunaria, oggi distrutta, la cui esistenza è attestata sino al 1967 da documenti e fotografie. I documenti nella diocesi di Ales attestano che i lavori di edificazione risalgono al 1636.
Chiesa edificata nel periodo spagnolo
La chiesa, situata nella parte più antica del borgo, raccordava gli angoli più suggestivi del piccolo borgo marinaro. Suggestivi i numerosi vicoletti che collegavano le casette dei pescatori con il palazzotto del padrone della tonnara, che si affacciavano sul mare. La chiesa era ubiacata nel piazzale dove veniva portato il tonno per essere lavorato e conservato. Poco distante la residenza estiva della famiglia Bayle, che acquistò il diritto a “Calare la tonnara” nel settecento da un nobile spagnolo.
Tunaria nel periodo romano era chiamata Osea. Passò al dominio bizantino, ma fu sotto il dominio spagnolo, che il borgo assunse l’attuale conformazione urbanistica, pavimentato con ciottoli di arenaria.
Il villaggio conserva il suo pittoresco porticciolo con le tipiche barche in legno colorato dei pescatori locali, che sorge proprio in prossimità della spiaggetta. Sarebbe ancora più bella se si ripristinasse la chiesa che per alcuni secoli ha testimoniato la fede dei marinai locali.
Mauro Serra
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