di Simone Muscas
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L’amministrazione comunale ha pubblicato un nuovo bando pubblico per la realizzazione di un murale che, almeno negli intenti, sorgerà nell’edificio dove si trova Poste italiane.
«L’obiettivo» spiega il sindaco Martino Picchedda «è quello di dar vita a un’opera che possa essere espressione della cultura nostrana: in particolar modo vorremmo che si enfatizzasse l’aspetto della mietitura e della produzione del grano punto cardine attorno a cui ruota l’economia di Turri. Proprio per questo nella nostra comunità, più o meno a luglio di ogni anno, organizziamo una sagra dedicata a questo prodotto».
Non è la prima volta, tuttavia, che nel paese viene eseguito un dipinto con questo tipo di indirizzo: l’ultima volta accadde nel 2019 quando ne venne realizzato un altro nelle pareti di una casa privata della via principale.
A farlo furono i tre artisti tedeschi John Iven, Ron Vokt, e Nicosz Zniejewski, i quali, anche grazie al supporto dell’associazione “No Arte” di San Sperate, diedero vita a un murale raffigurante una rappresentazione di scene di vita quotidiana con le caratteristiche peculiari del territorio, fra queste: il pane di Turri, il nuraghe di Barumini e una piantina di zafferano che nasce da una culla; un dettaglio, quest’ultimo, che venne messo in evidenza come auspicio all’aumento delle nascite attraverso il rilancio dell’economia, con lo zafferano appunto inteso come prodotto di punta locale. Quanto al nuovo bando Picchedda spiega: «Tutti gli interessati alla realizzazione di questo nuovo murale dovranno compilare il modulo di domanda entro le ore 13 del prossimo 15 gennaio attraverso le modalità descritte nel portale web del Comune di Turri».
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