Sale a cinque, nel giro di una settimana, il numero di tartarughe in difficoltà recuperate nelle acque dell’Area marina protetta (AMP) di Tavolara – Punta Coda Cavallo.
Gli animali sono stati soccorsi tempestivamente grazie alle segnalazioni di cittadini e Forze dell’ordine e all’avvio di staffette, fra le varie istituzioni, che ne hanno consentito il rapido trasporto fino a uno dei centri di recupero presenti sul territorio sardo.
Le competenze sviluppate dagli operatori delle Aree marine protette, nel corso di tanti anni, hanno fatto sì che tante tartarughe fossero curate con buon esito presso i Centri di Recupero (ospedalizzazione e di primo soccorso) e, nel corso del medio lungo termine, rilasciate per proseguire la loro vita in natura.
I ritrovamenti degli ultimi giorni sono però un campanello d’allarme, come ci fa osservare il Direttore dell’AMP di Tavolara Augusto Navone: “Tutti gli animali ritrovati sono vittime di catture accidentali con strumenti di pesca (lenze, ami, reti) abbandonati in mare”.
Tutela delle tartarughe marine

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