L’Ars sarda firma una convenzione con la regione Lazio ma undici consiglieri regionali (sia di maggioranza che di opposizione) si oppongono presentando un’interrogazione indirizzata direttamente all’assessore regionale alla sanità Luigi Arru e al presidente della Regione Francesco Pigliaru.
“La convenzione per lo sviluppo del Registro tumori firmata da Ats e dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio deve essere annullata”.
A chiederlo sono i consiglieri regionali Emilio Usula (Rossomori), Annamaria Busia (Centro democratico), Francesco Agus (Campo Progressista), Raimondo Perra (Psi), Daniele Cocco, Paolo Zedda e Luca Pizzuto (Art1-Mdp), Roberto Deriu e Daniela Forma (Pd), Angelo Carta (Psd’Az) e Gianni Lampis (Fratelli d’Italia). Quali ragioni portano a questa presa di posizione bi-partisan?
“In Sardegna sono già operativi due registri tumori su base locale a Nuoro e a Sassari” si legge nell’interpellanza che porta la prima firma del consigliere Emilio Usula, “ed entrambi sono accreditati a livello nazionale e internazionale per cui non si capisce su quale base l’Ats abbia deciso di stipulare una nuova convenzione con una struttura extraregionale”.
Al riguardo i consiglieri sostengono come, “anziché firmare onerose convenzioni, sarebbe più opportuno mettere i due registri sardi di Nuoro e Sassari nelle condizioni di lavorare costituendo anche il registro per la Sardegna meridionale. L’obiettivo deve essere la creazione di un modello federato, diversamente si rischia di porre in essere due attività parallele che potrebbero entrare in conflitto”.
Per questo chiedono al presidente Pigliaru e all’assessore Arru “di avvalersi dei loro poteri annullando la convenzione”.
Un registro tumori in Sardegna gestito dal Lazio? Scoppia la polemica

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