Ieri sera, al termine di un breve momento di ricordo, l’aula al sottopiano di viale Sant’Ignazio 17 della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari, finora nota come “Aula Anfiteatro”, è stata intitolata al professor Paolo Congiu, docente di Economia aziendale prematuramente scomparso un anno fa. La targa in memoria del professore è stata scoperta dal Rettore Maria Del Zompo, affiancata dai genitori e dal fratello del professore e dal Direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru. Quando, un anno fa, scomparve prematuramente, grande fu il dolore in chi lo aveva conosciuto e stimato: anche la pagina facebook di UniCa ricevette numerose testimonianze di affetto da tantissimi studenti.
Al prof. Giovanni Melis, del quale il docente prematuramente scomparso è stato stretto collaboratore fin dagli inizi (con lui il prof. Congiu aveva discusso anche la tesi), il compito di ricordarne la carriera accademica: “Nonostante il grave male che lo colpì nella prima metà degli anni Novanta – ha evidenziato l’ex Rettore – continuò a garantire con generosità il suo impegno nella didattica, negli insegnamenti di Economia aziendale e di Ragioneria, concorrendo a fronteggiare il gravoso carico didattico dei primi anni del corso di laurea”. Per quanto riguarda la ricerca scientifica, “ci ha lasciato il lavoro in corso su ‘Gruppi ed aggregazioni cooperative: alcuni aspetti caratteristici e prevedibili evoluzioni’ – ha aggiunto il prof. Melis – Il lavoro aveva già superato positivamente il doppio referaggio per una collana di brevi monografie. Con i colleghi Silvia Macchia, Alessandro Mura e Gianluigi Roberto abbiamo ritenuto opportuno completare l’opera”.
“Posso testimoniare che Paolo era davvero la persona buona che raccontano i parenti e gli amici – ha detto il prof. Francesco Mola, oggi prorettore vicario, ma in passato direttore del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, di cui Congiu è stato vice – Ci hanno insegnato che il nostro più grande successo come docenti universitari è lasciare la nostra cattedra, alla fine della carriera, migliore di come l’abbiamo trovata. Lui si è certamente comportato sempre in modo da raggiungere questo obiettivo”.
“I genitori del prof. Congiu devono essere orgogliosi di un figlio che ha lasciato un segno così importante – ha concluso il Rettore – Perdere un amico e un collega è sempre un dolore, ma il suo sarà sempre un bel ricordo, e non perderà mai di intensità in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Come Rettore sono orgogliosa di avere avuto nel nostro Ateneo una figura così delicata e bella. Il fatto che abbiate deciso di intestargli un’aula vi fa davvero onore”.
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