
di Antonio Begliutti*
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Anche nel 2020, l’Italia si distinguerà come principale produttore di vino nel mondo. Dai dati previsionali ad oggi conosciuti, la produzione dovrebbe praticamente risultare identica a quella della vendemmia dell’anno 2019.
LA PRODUZIONE IN ITALIA
La produzione per l’anno 2020 dovrebbe raggiungere i 47.2 milioni di ettolitri. L’Italia è al vertice dei paesi per produzione nel mondo, è precede nazioni come Francia e Spagna, comunque entrambe in ulteriore crescita produttiva rispetto all’anno precedente.
LA QUALITA’ DELL’UVA
Aspetto comunque determinante nel valutare complessivamente la vendemmia, è che la qualità si presenta ottima. Infatti, grazie all’andamento climatico, positivo in seguito all’elevata piovosità nei mesi invernali 2019, c’è stata la possibilità di ripristinare le riserve idriche. Considerato che i mesi successivi all’inverno non hanno evidenziato aspetti critici particolari, la vendemmia ha dato luogo a uve sane, eccezionali per garantire qualità del prodotto ottenuto.
LA PRODUZIONE IN SARDEGNA
La Sardegna in Italia potrebbe registrare il maggiore incremento regionale riguardo la produzione, passando da 363.000 ettolitri dell’annata 2019 a 429.000 ettolitri nel 2020. La crescita sarà quindi pari a circa il 18%. L’incremento permette di raggiungere quantitativi in crescita, comunque lontani dalle principali regioni italiane, quali il Veneto, la Puglia e l’Emilia Romagna, che hanno produzioni ben più consistenti di quelle della Sardegna.
LA VENDITA DEL VINO
È evidente che oltre ai dati sulla vendemmia, i produttori devono capire se il mercato sarà in grado di superare gli effetti negativi, collegati al corona virus.
Dalle informazioni risultanti ad oggi, il mercato ha comunque non risentito complessivamente in modo eccezionale della crisi che ha colpito tutti i paesi al mondo.
Bisogna comunque fare delle differenziazioni, in quanto sono soprattutto le tipologie di vini venduti nei supermercati ad aver avuto una vendita costante anche nei mesi scorsi. Diversa invece è la situazione dei vini consumati fuori casa, i quali ad oggi registrano un consumo in decisa flessione, per effetto della chiusura di alberghi, ristoranti e bar.
Il rilancio della vendita non potrà avvenire se non con la completa ripresa del settore della ristorazione. Ecco perché si auspicano interventi a diversi livelli a sostegno degli operatori della somministrazione in generale.
*Commercialista Revisore Contabile
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