La richiesta del finanziamento statale è stata inoltrata a fine giugno da parte dell’amministrazione comunale, dietro presentazione del progetto da parte dell’ufficio della polizia municipale e dopo quasi due anni da quando è stato approvato il regolamento per la disciplina della videosorveglianza del territorio comunale. Stavolta si punta ad ottenere la somma per l’installazione di 26 telecamere, che verranno collegate direttamente alla centrale operativa presente all’interno del Comando di Polizia, dove si potrà monitorare il paese in tempo reale. L’intenzione è infatti quella di tenere sotto controllo atti vandalici, movimenti sospetti ed altre attività illecite.
L’argomento è stato messo in evidenza anche dal vicesindaco Ercole Melis nell’ambito di un consiglio comunale di luglio, quando ha ricordato che l’installazione di quella davanti all’ingresso del Municipio ha limitato gli atti di vandalismo, “perché è un potente mezzo di dissuasione”, aggiungendo che sarebbero state ulteriormente implementate. registrazione E infatti ora ci sono in ballo 80mila euro, di cui 5.000 di cofinanziamento comunale, per arricchire il paese di questa ulteriore messa in sicurezza. Il maggior numero di telecamere verranno poste all’interno del parco comunale: ben 12, poi 8 suddivise tra le due rotonde poste ai due ingressi del paese, che incrociano l’una la strada per San Gavino e l’altra quella per la località di Santa Maria Aquas, quindi 4 all’incrocio della rotonda di via Cagliari, Oristano, Umberto I, San Gavino, Fontana Nuova, Tirso e infine 2 a guardia della zona industriale e dell’ecocentro.
Manuela Corona
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