di Stefania Pusceddu
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In piena emergenza da Coronavirus, il Comune di Villacidro decide di venire incontro a tutti quegli operatori che effettuano la consegna a domicilio dei prodotti di prima necessità.
Non dovranno pagare di diritti di Suape (Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia ) pari a 45 euro, gli operatori che a partire dall’8 marzo scorso hanno variato la loro attività aggiungendo anche il servizio a domicilio .
“L’amministrazione comunale”, spiega l’assessore alle attività produttive Gessica Pittau, che ha proposto in giunta l’esenzione, “ha riconosciuto le grosse difficoltà che gli operatori economici stanno affrontando in questo periodo di emergenza sanitaria e ha voluto dare un segnale a coloro che si sono messi a disposizione al fine di diminuire il più possibile gli spostamenti delle persone, in un momento dove la parola d’ordine rimane “io resto a casa”.
La decisione getta acqua sul fuoco dopo le recenti polemiche legate proprio all’avviso pubblicato nel sito del Comune di Villacidro in cui si ricordava la necessità di presentare la pratica al Suape relativamente al servizio di trasporto di alimenti e consegna a domicilio (aggiunto nelle attività commerciali in questa fase di emergenza da Coronavirus e prima non contemplato). L’annuncio delle previste sanzioni e la quota da pagare della pratica, in tempi di gravi difficoltà, aveva scatenato forti malumori e proteste dei commercianti.
Ora però si cambia strada cancellando quel costo per non scoraggiare le piccole attività.
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