di Stefania Pusceddu
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Ancora premi e soddisfazioni per i titolari dell’azienda agricola “Masoni Becciu” di Villacidro Valentina Deidda e Nicola Solinas.
Il loro olio conquista la giuria che assegna il secondo posto al premio internazionale Olio di Oliva Biologico Biol 2021. L’azienda Masoni Becciu con l’olio Ispiritu Sardu sale sul podio mondiale per la quinta volta in 12 anni.
<Un successo che ci dà forza, e grande gioia, lo dedichiamo di cuore al settore dell’ Ho.re.ca. , con l’auspicio che la pandemia e lo stato ridiano al più presto un sorriso e la dignità al lavoro>, afferma Nicola Solinas.
«È un onore per noi che venga considerato uno dei migliori olio al mondo>, dice emozionata Valentina. < Siamo convinti delle potenzialità del territorio e vorremmo che i giovani scommettessero nell’agricoltura precisa Valentina. «Noi abbiamo creduto nella terra. L’azienda per noi è cara come un gioiello, una rivincita per tutto l’impegno e la passione che mettiamo nel nostro lavoro». Ma dietro i successi c’è la fatica. «Lavoriamo tanto e non abbiamo conosciuto vacanze prima della pandemia e ancora meno dopo», ammette l’imprenditrice. «I problemi poi li affrontiamo sempre uniti cercando una soluzione. Fondamentale è la formazione: siamo in continuo aggiornamento perché per noi è importante l’innovazione».
Il punto d’orgoglio?
«La crescita. Da una piccola azienda stiamo passando ad una grande azienda dimostrando che si può fare economia e agricoltura anche in Sardegna, nel nostro caso puntando sui mercati nicchia. Per noi è stato importante confrontarci con chef affermati tra i quali anche mio cugino Stefano Deidda, chef pluristellato».
Il rapporto con le scuole?
«Bellissimo. Abbiamo una fattoria didattica sulla filiera dell’olio, spieghiamo ai bambini il ruolo degli insetti nocivi e di quelli utili per l’olio nonché l’importanza di una corretta alimentazione».
Il legame con il vostro paese?
«Fortissimo. Lo si capisce anche dalla scelta del nome, Masoni Becciu, nome della località in cui abbiamo cominciato la nostra avventura: è stato coniato dai miei genitori e significa ovile vecchio. Un nome che ha portato fortuna loro e poi a noi. È stato un prezioso suggerimento arrivato dello zio di mio padre Filippo Deidda, noto ristoratore proprietario del Corsaro di Cagliari, primo stellato in Sardegna, che aveva creduto nella nostra azienda sin dall’inizio convincendoli a registrare il marchio Masoni Becciu».
Quanto conta la famiglia?
«È il pilastro della nostra storia aziendale. Attorno a essa ruota la passione per questo lavoro, l’amore per la terra e per la cucina».
Momenti di sconforto?
«Non ce ne stati, in questi anni è stato davvero tutto molto positivo. Anche nelle annate più amare, in controtendenza, siamo riusciti ad avere soddisfazioni e mantenere un pizzico di ottimismo».
Quale consiglio daresti ai piccoli produttori?
«Credere in su connotu e non arrendersi mai. Ci sono realtà sarde che stanno crescendo. Forse è ora di abbandonare l’omologazione per riscoprire le peculiarità territoriali e le tradizioni».
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