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Economia & Lavoro

Villacidro: Patente a crediti, il nuovo obbligo per le imprese spiegato dalla Cna

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di Alessia Vacca
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Il 1° ottobre è entrato in vigore un nuovo obbligo per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri: si tratta della patente a crediti, un sistema introdotto dal Decreto-legge n. 19/2024 che mira a migliorare la sicurezza e combattere il lavoro sommerso.

Questo documento prevede un punteggio iniziale di trenta punti ed è soggetto a meccanismi di decurtazione e reintegro: al di sotto dei quindici punti l’impresa sarà automaticamente dichiarata inadatta a operare. Per l’occasione la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa di Cagliari ha organizzato un seminario formativo a Villacidro nell’auditorium “Don Bosco” in cui sono intervenuti, in qualità di relatori, gli ispettori nazionali del lavoro, Paolo Curreli e Roberto Usai. Illustrato il quadro dei requisiti necessari per le imprese al fine di ottenere la patente divenuta obbligatoria con un netto anticipo rispetto alla data iniziale stabilita al 31 ottobre 2024. Per ottenerla le imprese devono compilare un’autocertificazione sostitutiva nella quale dichiarano di possedere tutti i requisiti necessari come l’iscrizione alla Camera di Commercio e l’adempimento degli obblighi formativi sulla sicurezza. Successivamente, la patente verrà rilasciata ai titolari delle imprese dalla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro in formato digitale. Presenti all’incontro anche il primo cittadino di Villacidro, Federico Sollai, il consigliere regionale Emanuele Matta, Francesco Porcu, segretario regionale Cna, e Salvatore Mascia, referente Cna di Villacidro e Medio Campidano.

Il sindaco ha, invece, posto l’accento sull’importanza di investire sulla sicurezza: «Si tratta di un obiettivo fondamentale da raggiungere: l’attenzione sul tema – ha affermato Sollai -dev’essere sempre alta. L’auspicio è che questa nuova normativa concorra ad accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro e non si traduca in un ulteriore aggravio di burocrazia».
Sulla stessa scia si colloca Matta che ha palesato non pochi dubbi sull’effettiva efficacia di questo obbligo: «L’intento è nobile, ma l’applicazione potrebbe essere inefficace in quanto si rischia solamente di amplificare un carico burocratico che è già gravoso per le imprese. Da ingegnere e coordinatore della sicurezza penso che l’introduzione della patente a crediti, così com’è non distribuisce le responsabilità effettive su chi opera in cantiere, in quanto spesso non sono i titolari che operano in prima persona ma sono gli operai che eseguono i lavori. Le imprese hanno l’obbligo di formare i lavoratori e mettere in campo tutti gli strumenti necessari affinché ci siano le condizioni di massima sicurezza nei cantieri, ma allo stesso tempo i lavoratori devono essere responsabili nell’operare in sicurezza utilizzando i dispositivi di protezione individuale e collettiva oltre all’utilizzo corretto delle macchine e delle attrezzature, perché molto spesso le squadre che operano nei cantieri lavorano senza la supervisione dei titolari. Se si parla di sicurezza, è corretto applicare un metro di misura uguale affinché le responsabilità siano distribuite in tutto il sistema aziendale e non solo in capo ai titolari di impresa».

 

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