di Gian Paolo Marcialis
Foto di Gian Paolo Madau
______________________________________________________
Si è tenuta nell’ex Mulino Cadoni un’importante rassegna che vuole essere la prima di altre iniziative legate al mondo dei libri a Villacidro. Quarantuno autori villacidresi hanno presentato una loro opera. Si è trattato, per dirla con un’immagine metaforica, di una semina che si spera dia abbondanti frutti. Il folto numero di scrittori locali è indice sicuramente di un interesse per la scrittura e la cultura: infatti le opere presentate spaziano dalla storia, alla letteratura, dalle tradizioni popolari, agli aspetti religiosi e antropologici a quelli di ricostruzione della memoria storica con documenti fotografici.
Come ha sottolineato nel suo intervento Vittorio Monni, dell’Associazione Memoria è Storia, Villacidro ha un ricco patrimonio culturale e letterario che deve essere saputo cogliere e fatto prosperare. Anche i diversi interventi successivi, del sindaco Federico Sollai, dell’assessore alla Cultura Cristian Balloi, e di altri partecipanti, hanno messo in rilievo l’importanza del patrimonio culturale di Villacidro e fatto intravedere gli interessanti sviluppi per cui ci si vuole impegnare, scrittori, amministrazione comunale, associazioni culturali varie, tra cui la Fondazione Dessì (che ha svolto un ruolo importante nella riuscita della manifestazione).
Non vanno però trascurate alcune manchevolezze. Nel pubblico che ha assistito alla presentazione della rassegna mancavano del tutto i giovani. Mancata pubblicità dell’evento? Forse. Ma soprattutto la palese dimostrazione di quanto il mondo giovanile appaia distratto e fuorviato da altri interessi che hanno relegato il libro in secondo piano. È a tutti evidente la sempre peggiore situazione in riferimento al livello culturale giovanile. In un mondo dove i cosiddetti social hanno relegato i libri a oggetti superflui, appare chiaro che ci troviamo di fronte a un abbassamento preoccupante di livello culturale giovanile.
In un’epoca che ci vede spettatori di avvenimenti globali quasi del tutto inediti (guerre, cambiamenti climatici, desertificazione, povertà in aumento, criminalità imperante ecc.) urge più che mai l’impegno di tutti e di ciascuno. Come scriveva Gramsci “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”. I giovani sono chiamati a un impegno di cui hanno perso le tracce “grazie” a un’educazione sempre meno persuasiva, a una politica globale, nazionale e regionale sempre meno sensibile ai problemi veri del mondo giovanile, a una diffusione incontrollata dei social che finiscono per dominare il cervello pensante.
Ben vengano dunque queste iniziative che, se troveranno il supporto dei cittadini, delle istituzioni, delle organizzazioni educative e religiose presenti nel territorio, sapranno sicuramente far germogliare nuove speranze per Villacidro (e non solo).
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento