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ATTUALITÀ

Villaggio Asproni: un borgo fantasma a ricordo dell’esperienza mineraria nel Sud Ovest della Sardegna

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Ci troviamo nel territorio di Iglesias, proprio al confine con quello di Gonnesa da cui dista pochi chilometri. Qui alla fine del 1800, l’ingegnere Giorgio Asproni progettò il villaggio del quale oltre che fondatore, divenne proprietario nonché il Sindaco. A pochi chilometri di distanza si trovava infatti la miniera di sua proprietà in località Sedda Moddizis, della quale ora rimangono alcuni edifici e la struttura della laveria. Gli impianti sono gestiti dall’IGEA ma, per motivi di sicurezza, l’accesso è interdetto al pubblico.

La popolazione del villaggio contava circa un centinaio di unità, infatti i lavoratori della miniera erano distribuiti anche in altre località lì vicino (come “Sant’Antonio”, “Medau Maria Incani” dove si trova la fonte dell’acqua) e soprattutto nell’abitato di Gonnesa che all’inizio del secolo scorso registrava quasi 9000 abitanti la maggior parte impegnati nelle attività estrattive della zona.

Nel paese, oltre alla villa dell’ingegner Asproni e agli uffici di amministrazione della miniera, c’era anche la scuola elementare, un piccolo ambulatorio, la chiesa (intitolata a Santa Barbara o a San Giorgio, le fonti al proposito non sono chiare), ma anche l’ufficio postale e lo spaccio. La retribuzione prevedeva infatti un buono il cui corrispettivo in denaro aveva validità solo all’interno del villaggio. Questa prassi di pagamento, comune a tutte le realtà estrattive della zona, fu uno dei motivi che portarono agli scioperi nella zona di Carbonia e Iglesias all’inizio del secolo scorso.

Dopo la morte del suo proprietario (1936), la miniera venne gestita dai figli per essere poi ceduta alle società operanti nel territorio.

 

Tra gli anni sessanta e gli anni settanta, a seguito della cessazione dell’attività estrattiva a Seddas Moddizzis (come in molte altre miniere del Sulcis Iglesiente), il Villaggio è stato abbandonato e lasciato al suo destino. Nel 2004, quando da molti oramai era chiamato villaggio fantasma, divenuto poco più che un rifugio per pecore, è stato acquisito da un privato conosciuto e stimato nella città di Iglesias, con il preciso intento di bonificare, recuperare e valorizzare l’immenso patrimonio storico, culturale e architettonico che custodisce tra le sue mura.

L’opera avviata tra mille difficoltà, prosegue oggi attraverso i suoi eredi con rinnovato impegno, affinché un giorno, non troppo lontano, il Villaggio possa rivivere ed essere stabilmente riconosciuto come “Luogo della Memoria”. Per ogni altra informazione sul Villaggio è disponibile la seguente casella di posta elettronica villaggiominerarioasproni@gmail.com

Poiché al momento sono in corso lavori di bonifica e messa in sicurezza degli edifici, è consentita la visita dei soli siti esterni.

Antonio Obinu

RIPRODUZIONE RISERVATA
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