di Simone Muscas
________________________________________
L’iniziativa dei Comuni di Villanovaforru e di Ussaramanna, che circa due anni fa hanno presentato un piano congiunto che punta a rendere autonome energeticamente le due comunità, è finalmente diventata operativa.
Per capire cos’è questo piano e quale sia stato il percorso per arrivare a questo risultato occorre fare un po’ di cronistoria.

Il progetto riguarda l’installazione di due grandi impianti fotovoltaici comunali (a Villanovaforru ne è stato installato uno sul tetto della palestra della scuola per una potenza massima di circa 55 KW mentre a Ussaramanna uno sul tetto del municipio e altri due sul centro di aggregazione sociale per una potenza totale di oltre 70 KW) ai quali le utenze domestiche dei due paesi (al momento circa quaranta cittadini di Villanovaforru e altre sessanta di Ussaramanna) sono state collegate.
Iniziativa lungimirante e al momento unica nell’Isola: l’energia elettrica prodotta dalla tecnologia solare potrà infatti essere utilizzata dai cittadini collegati alla rete comunale garantendogli sia risparmi nelle bollette sia la possibilità di poter usufruire degli incentivi che il GSE concede a coloro che dispongono di un impianto rinnovabile per la produzione di elettricità.

Un obiettivo con risvolti non solo economici e ambientali, ma anche sociali: la condivisione dell’iniziativa al progetto da parte dei cittadini ne rappresenta in tal senso quest’aspetto.
Un percorso tuttavia tanto lodevole quanto impervio visto che i due Comuni, nonostante da tempo avessero portato a termine tutte le operazioni progettuali, hanno dovuto attendere per un anno che l’ente nazionale preposto all’allaccio degli utenti alla rete provvedesse a farlo.
Un problema tutto burocratico non di competenza ai due Comuni e che i sindaci, Marco Sideri di Ussaramanna e Maurizio Onnis di Ussaramanna, hanno seguito non senza un pizzico di risentimento.
Lo scorso 19 ottobre, finalmente, è arrivato il tanto sospirato collegamento.
A tal proposito il primo cittadino di Villanovaforru ha commentato soddisfatto, anche a nome del suo omologo di Ussaramanna: «La comunità energetica di Villanovaforru è operativa, finalmente immettiamo energia in rete. Siccome so cosa ci è costato l’ultimo anno, non intendo minimizzare: è un grande risultato. Spero che Villanovaforru e Ussaramanna aprano davvero la strada, in Sardegna, ad un modo nuovo di gestire l’energia. Non può essere diversamente. Solo nelle ultime due settimane abbiamo ospitato tre sindaci, che volevano sapere e capire. È condivisione, dal basso, per il bene comune. Io ai miracoli non credo, i risultati bisogna guadagnarseli».
Un esempio che farà da apripista ad altri Comuni?
Al momento non sembra che l’iniziativa, nonostante il periodo di crisi energetica, abbia trovato una valida sponda nella Regione Sardegna: infatti nel recente piano finanziario regionale dei 7 milioni annui destinati all’energia appena 2 di questi sono indirizzati a finanziare nuove comunità energetiche: «Considerando che l’impianto a Villanovaforru che servirà quaranta utenze è costato 100 mila euro – conclude Maurizio Onnis – la dotazione finanziaria prevista rappresenta per l’intera Isola una goccia nell’oceano. Vista la crisi energetica del momento occorre fare molto di più».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento