La Muay Thai è un’arte marziale millenaria, uno sport da combattimento a contatto nel quale si utilizzano quasi tutte le parti del corpo, motivo per il quale è conosciuta anche come arte degli otto colpi: permette infatti ai contendenti di utilizzare combinazioni date dall’impiego di gomiti, braccia, ginocchia e gambe. Dietro questo sport è presente una grande ritualità, molto legata al buddismo, incentrata sul rispetto per l’avversario e sul saper andare oltre e vincere le proprie paure. Se la sua nascita è databile a qualche secolo fa, è dal Ventesimo secolo che questa disciplina diventa internazionale, appassionando e coinvolgendo persone in tutto il mondo. Anche in Sardegna e a Sanluri, da qualche anno a questa parte, è arrivata questa attività che conta sempre più persone pronte a mettersi in gioco e a fare della Muay Thai non solo uno sport ma un vero e proprio stile di vita. A Sanluri si è svolto l’evento Warriors for glory 2, seconda edizione del precedente Warriors for glory tenutosi nel 2016, occasione nella quale hanno partecipato gli allievi della scuola del Pilloni Muay Thai team: prima i più piccoli, poi gli amatori ed infine gli agonisti. L’evento prevedeva poi una gara per il titolo italiano, diverso in base alla categoria di peso che suddivide i vari match. Warriors for glory 2 ha sancito la vittoria del sanlurese Fabrizio Fenu, classe 1993, che l’ha visto battere l’avversario in tutte e 5 le riprese da 3 minuti ciascuna, e che l’ha visto aggiudicarsi il titolo di campione italiano nella categoria dei 57kg, ottenendo così il diritto di allenarsi e combattere in Thailandia, dove partirà il prossimo autunno con il suo allenatore Maurizio Pilloni. «Io pratico questo sport da circa 8 anni e combatto a livello agonistico da 5. I primi 2 o 3 anni ho combattuto nella categoria dei dilettanti e poi, a seconda del livello, si passa prima al semi professionistico e poi al professionistico. Posso dire in questi anni di aver intrapreso un percorso di crescita, lo sport è importante sia per il bene fisico sia per quello mentale, ritengo sia il miglior modo per socializzare, si entra a far parte di una comunità che porta tante soddisfazioni», questo il commento del neo campione Fabrizio Fenu, che da quest’anno tiene le lezioni di Muay Thai del turno mattutino.
È stata la passione che ha portato Maurizio Pilloni alla scelta di dedicarsi al mondo delle arti marziali: già all’età di 6 anni praticava Karate, passando poi al Kick Boxing ed infine arrivando al Muay Thai. Nel 2004 frequenta i primi corsi di insegnamento e nel 2009 apre la prima palestra a San Gavino, anno in cui prende avvio il progetto ‘Pilloni Muay Thai’, ritornando a Sanluri nel 2015. Nel 2017 apre la propria palestra che comprende oltre all’attività del Muay Thai, per la quale sono previsti turni di allenamento differenti per bambini dai 6 ai 15 anni, impegnati nel combattimento a contatto leggero muniti di protezioni, amatori e agonisti, che combattono quasi totalmente senza uso di protezioni, anche corsi di allenamento funzionale specifico agli sport di combattimento, mentre dal prossimo anno saranno aggiunti nuovi corsi all’offerta sportiva, che si amplierà con un turno di kick boxing e novità per quanto riguarda l’allenamento funzionale. Numerosi anche gli eventi e le gare a cui si è preso parte in passato, si ricordano tra gli altri: la Moldavia KOK, la Thailandia Max Muay Thai, vari tornei regionali e italiani dilettantistici e la Magnum FC a Verona. Ad oggi sono circa un centinaio gli appassionati che frequentano la palestra dedicandosi a quest’attività, mentre gli agonisti sono circa una quindicina compresi tra un’età che va dai 16 ai 30 anni. «Fare sport è una cosa importantissima e sono orgoglioso di trovare tanti giovani che si sacrificano per un ideale nonostante le varie distrazioni presenti al giorno d’oggi. La Muay Thai è sì uno sport individuale ma l’obiettivo è comune: si vince e si perde insieme. L’idea della mia palestra è quella di una famiglia, ci sono regole da rispettare, siamo un gruppo molto affiatato che lavora in sintonia», commenta Maurizio Pilloni.
Fabiola Corona
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