di Dario Frau
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Sono rimasti incuriositi, ma anche meravigliati e sorpresi i quattro studenti di Intercultura presenti in paese, in occasione della festa di san Giovanni Battista che si celebra il 29 agosto. Una presenza diretta e sostanziale in quanto i giovani stranieri sono stati letteralmente “presi in mezzo” e coinvolti, nel pieno delle varie fasi della manifestazione. E così, tra una folla di fedeli, di turisti e spettatori, in un turbinio di stendardi, cavalieri, gruppi folk e i tradizionali carrus de s’abiu, concentrati nel crocicchio di strade davanti alla chiesa della Beata Vergine, in attesa della sfilata e della processione per le vie del paese, Eliana dell’Honduras e i coetanei giapponesi Naoshi, Misaki e Mirai, hanno vissuto in diretta, la più importante festa religiosa del paese.
L’ evento ha sensibilmente destato curiosità, ma anche un particolare interesse, poiché sfilate simili, con carri addobbati, accompagnati da una moltitudine di persone, e abiti tradizionali, si svolgono anche nei loro paesi d’origine. In Giappone, infatti, esistono numerose sfilate di carri allegorici in occasione delle feste tradizionali,
Tra le più famose e attrattive è la grande parata dei carri a Tokio: accompagnati da centinaia di persone, sfilano in un lungo percorso che dura tutto il giorno. I sontuosi e antichi carri si alternano a musicisti e ad abitanti che sfoggiano costumi tradizionali ricamati e variopinti. Anche in Honduras, patria di Eliana, le grandi feste religiose sono partecipate con grande coinvolgimento di popolo. Tra le più importanti, quella della patrona, la Virgen de Suyapa, una festività religiosa e culturale che attira pellegrini da tutta l’America Centrale.
Un grande afflusso di turisti si verifica anche durante la Settimana Santa dove, in diversi giorni, si tengono/vengono organizzate celebrazioni religiose con sfarzosi cortei di partecipanti in costume che sfilano per le strade, portando enormi carri con Gesù sulla croce. Similitudini dunque, come nella sagra di San Giovanni Battista, a Pabillonis, che annovera cavalieri, stendardi e tanta gente, con il costume tradizionale sardo, e soprattutto i caratteristici carrus de s’abiu addobbati di preziosi tappeti e utensili agricoli, che hanno destato l’ammirazione dei giovani ospiti stranieri, e sono stati anche, motivo di confronto con quelli della loro terra di origine. Non è stato un caso però, la presenza dei quattro studenti in paese, per questo particolare evento, essi infatti, fanno parte del gruppo dei 17 giovani, provenienti da Giappone, Cile, Costa Rica, Perù, Honduras, Brasile e Guatemala (13 studentesse e 4 studenti) ospitati dal 25 agosto al 3 settembre, da famiglie di Guspini, San Gavino, Pabillonis, Samassi e Villacidro. Il leitmotiv (o motivo conduttore) di tutta questa “ospitalità” è l’attività dell’associazione di Intercultura di Guspini, attiva da 23/24 anni nel territorio del Medio Campidano, che ha organizzato un importante evento: un campo estivo internazionale dove sono stati protagonisti i 17 giovani. In questo lasso di tempo, i partecipanti sono stati coinvolti in laboratori, attività interculturali, visite sul territorio e momenti di confronto e condivisione.

Il 29, 30 e 31 agosto hanno preso parte, al festival letterario “Bimbi a Bordo”, dove gli studenti hanno presentato anche un libro speciale: «Una raccolta di racconti e testimonianze scritte dai ragazzi stessi, in cui condividono le loro origini, esperienze, emozioni e sogni. Un viaggio narrativo attraverso il mondo, visto dagli occhi di chi lo ha vissuto, pensato per ispirare curiosità, dialogo e desiderio di costruire un futuro più aperto e consapevole», che è stato anche stampato. Sono state diverse le visite sul territorio, alla scoperta delle realtà culturali, storiche, etnografiche e sociali della Sardegna, tra queste, suggestiva l’esperienza fatta a Pabillonis dai quattro studenti in occasione della festa di San Giovanni Battista, un santo molto importante per il paese, sia per l’aspetto religioso che per la tradizione storica della comunità. Una caratteristica di questa usanza, sono is carrus de s’abiu che ricordano sa promitentzia verso san Giovanni per aver salvato i superstiti scampati all’eccidio dei saraceni, in occasione dell’assalto al paese, avvenuto nel 1584.

La celebrazione di questa promitentzia, con la sfilata dei caratteristici carri (oggi, in parte, sostituti da trattori agricoli) ha suscitato l’interesse dei giovani studenti. Anzi! Eliana la ragazza dell’Honduras, ospite della famiglia di Stefania Erdas e Giorgio Melis, ha voluto approfondire l’argomento, visitando nei giorni della festa, la mostra tematica, con ricostruzione storica e fotografica, allestita nella corte della casa padronale famiglia Cherchi, sull’origine di questa usanza, interagendo con gli organizzatori e dimostrando una certa conoscenza degli avvenimenti del passato della nostra Isola. Soddisfatta della bellissima esperienza anche Alessandra Piredda, la dinamica presidente, che da quattro anni dirige l’associazione di Intercultura del Medio Campidano. «Accogliere questi ragazzi nelle nostre case è un privilegio. È un’esperienza che arricchisce non solo loro, ma anche noi adulti e i nostri figli, che imparano cosa significa aprirsi al mondo». Anche il volontario ventenne Giacomo Serra, vice presidente di Intercultura, riconosce la validità e l’efficacia dell’associazione: «Con Intercultura ho scoperto che il volontariato può unire le persone oltre ogni confine. Non serve andare lontano per costruire ponti: a volte basta iniziare dal proprio paese». Soddisfatto dell’iniziativa anche il sindaco Riccardo Sanna che ha voluto salutari i giovani stranieri e scattare con loro una foto ricordo. Intanto dal 1° settembre, con scadenza il 10 novembre, sono partite le iscrizioni per il Concorso Intercultura, relative all’anno scolastico 2026/2027 e sono rivolte a studentesse e studenti delle scuole superiori, nati tra il 1° luglio 2008 e il 31 agosto 2011. Sono disponibili oltre 60 destinazioni e centinaia di borse di studio, assegnate in base a criteri economici e di merito che danno la possibilità, a sardi e italiani di trascorrere 10 mesi e oltre, in altre parti del mondo. «È un’opportunità molto importante poiché è uno dei pochi ascensori sociali rimasti per i giovani studenti», rimarca la presidente Alessandra Piredda. Gli studenti interessati possono avere utili informazioni e chiarimenti rivolgendosi anche ai volontari all’AFS Intercultura C. L. Guspini-Medio Campidano: Alessandra (340 3498930), Giacomo (345 3936613) e Veronica (345 5327175).
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