banner1_lagazzetta
ffserci
striscione_banner
ALP
alfabetar
cepicom
falegnameria
previous arrow
next arrow
ATTUALITÀ

Lorica chin ficu cun frùttula sicca e pilardha de pessiche

Condividici...

Questa deliziosa ricetta prettamente autunnale, fa parte della cucina povera isolana ed è ancora usanza prepararla nel nuorese. – Sa lorica o loriga –  ghiera – anello – cerchio è  un dolce pane sardo rustico dalla conformazione di una ciambella preparata con ficchi freschi di fine stagione – figu‘era – mele cotogne – mebas pirongias melaghidònzasmellaghidòngiasmel‘e ferru o mebarrosa – mele appicadorza -, pesche essiccate – pilardha de pessiche – del tipo spaccatelle che in Sardegna chiamano – pressiu sperradoripessiche isperrache o pessihe isperrahe” -, fichi d’india – figumorisca – fimorisca – figuzinza –, frutti selvatici, confetture casalinghe, uva appassita – pabassa –, frutta secca, miele di corbezzolo – melli de ollioni – mebi de oioni – spezie, zafferano San Gavino – tzaffanau Santu ‘Engiu – e quant’altro.

Insomma uno stratagemma di vetusta tradizione per adoperare la frutta eccedente in cucina, onde evitare di farla marcire, anche se una volta quando ancora si poteva allevare il maiale nella porcilaia, che di solito si trovava in fondo all’orto, non si buttava mai nulla, perché il suino  trangugiava di tutto, frutta compresa. Il pane dolce, chiamato pure – pane de lorica – era usanza e tutt’ora lo è offrirlo agli invitati, in occasione di matrimoni celebrati durante la festa di Santa Maria della Neve (luogo di culto cattolico di Nuoro), Patrona della città o nella commemorazione delle feste dedicate ai Santi cari ai nuoresi, come segno e attestazione di ringraziamento. Sempre l’usanza auspica addirittura che il dolce pane venga offerto in segno di riconoscimento ai partecipanti in occasione della messa per il trentesimo giorno della scomparsa o per l’anniversario. – Sa lorica chin ficu cun frùttula sicca e pilardha de pessiche –, si distingue dagli altri dolci per l’originalità, la ricchezza degli ingredienti e il profumo delle spezie, facendolo risultare un dolce unico di rara squisitezza.

Ingredientis:

per la pasta: g 600 di  farina di  grano duro, g 250 di miele si corbezzolo, 1 stecca di vaniglia, g 150 di strutto suino, 3 uova, la scorza grattugiata di un limone giallo non trattato, 1 cucchiaino di polvere di scorze d’agrumi essiccate, g 5 di bicarbonato di sodio, 1 bicchierino di liquore all’anice, sale q.b. per il ripieno: 10 fichi maturi, 4 meline selvatiche, 4 pesche secche – pilardha – già ammollate, g 250 di confettura casalinga di mele cotogne, g 80 di mandorle pelate, g 80 di nocciole pelate, g 80 di gherigli di noce, g 70 di uva appassita, 4 amaretti sardi secchi, la scorza grattugiata di un limone giallo non trattato, zafferano San Gavino, 1 cucchiaino di anice in polvere, una presa di semi di finocchio selvatico, un idea di cannella e una di garofano in polvere, vino  moscatello, olio extravergine d’oliva, sale q.b.

Approntadura:

per prima cosa disponi la farina a fontana sul ripiano della madia e al centro tuffaci una presa di sale, il miele, la raschiatura interna della stecca di vaniglia, lo strutto ammorbidito, le uova sgusciate, la scorza grattugiata del limone, la polvere di scorze d’agrumi essiccate, il bicarbonato, il liquore, una presa di sale e lavora assieme velocemente tutti gli ingredienti fino a creare un impasto omogeneo ed elastico che sarà facile da lavorare col matterello. Fatto, avvolgilo con una pellicola alimentare e lascialo riposare in luogo fresco per mezzora. Nel frattempo, monda i fichi, tagliali in spicchi, quindi pesta dentro a un mortaio le noci con le nocciole e le mandorle che precedentemente avrai fatto tostare (tienine da parte una manciata per la decorazione finale), frantumando il tutto in modo irregolare. Terminata questa operazione, rimaneggia la pasta, stendendola non eccessivamente sottile sulla spianatoia infarinata, in modo da formare  un rettangolo grande quanto  una teglia da forno, in seguito trasferisci il rettangolo di pasta su di un canovaccio bianco da cucina infarinato, spalma la confettura di cotogne sulla superficie (meno due cucchiai), allorché coprila con la granella di frutta secca, su di essa accomodaci gli amaretti sbriciolati, i fichi, l’uva secca precedentemente ammollata in un bicchiere di moscatello – muscadeddu – e strizzata, le meline sbucciate e fatte a fettine, le pesche secche a listarelle, le spezie, una presa di zafferano, la scorza di limone e infine irrora il tutto con un  filo di olio. Arrivati a questo punto, con l’aiuto  del canovaccio forma un cordone come si fa quando prepari lo strudel e forma una ciambella – lorica -, avendo cura di sigillare accuratamente le estremità, subito dopo accomodala dentro a uno stampo rotondo foderato con carta oleata e applica qualche taglio obliquo al dolce per permettere al vapore di fuoriuscire. Solo allora,  lucida la superficie con la confettura tenuta da parte, allungata con poco moscatello e fatta intiepidire, cospargi il dolce con la frutta secca rimasta e cuocilo in forno già caldo a 160° per un ora circa o fino a quando non sarà ben dorato. Lascialo ancora qualche minuto a forno spento prima di sfornarlo e servilo una volta che si sarà raffreddato. Vino consigliato: Moscato di Sardegna, dal sapore delicato, fruttato, tipico e dolce.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividici...

ecco qualche nostra proposta….

IMG-20231027-WA0002
IMG-20231007-WA0003-1024x623
IMG-20231104-WA0035-1024x623
previous arrow
next arrow
 

CLICCA sotto PER LEGGERE

RADIO STUDIO 2000

Su questo sito Web utilizziamo strumenti di prima o di terzi che memorizzano piccoli file (cookie) sul dispositivo. I cookie vengono normalmente utilizzati per consentire al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare report di navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi / prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore. Cookie policy