Lo scorso aprile, durante un incontro pubblico svoltosi fra l’amministrazione locale e cittadini, il sindaco Marco Sideri spiegò alla popolazione come nelle casse comunali vi fosse la possibilità di spendere un disavanzo di circa 290 mila euro per una parte della quale era stata già individuata la volontà di essere spesa per il restauro e la messa in sicurezza dell’area esterna al nuraghe San Pietro. In quell’occasione lo stesso primo cittadino dichiarò di auspicarsi che, attraverso un futuro finanziamento, si sarebbero potuti riprendere i lavori per rendere fruibile ai visitatori anche l’area interna dello stesso nuraghe visto che le opere di scavo, da troppi anni, erano state sospese per mancanza di fondi.
Ebbene, a distanza di sei mesi da quelle dichiarazioni, ecco arrivare la notizia tanto attesa: la Regione, attraverso un piano straordinario rivolto ai beni archeologici, ha concesso un finanziamento anche al Comune di Ussaramanna che quindi potrà far ripartire i lavori di scavo e sistemazione del nuraghe. La soddisfazione di Sideri, dalla sua pagina Facebook, non si è fatta attendere: «Dopo circa 10 anni», ha scritto il sindaco, «si tornerà finalmente a scavare nel nuraghe San Pietro del nostro paese: la Regione ha infatti accolto la nostra richiesta assegnandoci 100 mila euro che andranno a sommarsi ad altri 140 che avevamo già stanziato per la sistemazione dell’area esterna e i cui lavori per questa inizieranno a novembre. Grazie alla Regione e all’assessorato ai beni culturali».
Simone Muscas
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