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ATTUALITÀ

Arbus, il rilancio del borgo di Flumentorgiu passa per l’Associazione Porto Palma

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di Maurizio Onidi
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Pensare a una località di mare è un invito per la mente e lo spirito, a fantasticare vacanze in compagnia, il sole, la voglia di vivere, di pace interiore e per qualche ora accantonare i problemi e le quotidiane preoccupazioni che ognuno si porta dentro. La Sardegna, in modo particolare ha questo fascino che regala emozioni indescrivibili e seduce come il canto ammaliatore delle Sirene di Ulisse, raccontato da Omero nell’Odissea. Da questo punto di vista anche La Costa Verde, con gli straordinari colori del suo mare, i paesaggi mozzafiato, i quadri d’autore rappresentati dai suoi indimenticabili tramonti e i profumi della sua vegetazione è in grado di offrire straordinarie sensazioni che hanno messo bene in evidenza il gruppo di volontari dell’Associazione Porto Palma come racconta Daniela Ruggeri imprenditrice guspinese e componente del gruppo , in occasione di “Monumenti Aperti”, svoltasi recentemente a Flumentorgiu – Porto Palma meglio conosciuta come Tunaria, evento che ha registrato una notevole affluenza di visitatori.

«Un po’ di tempo fa, durante una chiacchierata con l’assessore alla cultura del Comune di Arbus, Alessandra Peddis, accennai all’idea di raccontare attraverso delle foto, la lunga e importante storia della Tonnara di Flumentorgiu» dichiara Daniela Ruggeri sottolineando che «L’assessore Peddis trovò molto interessante l’idea tanto che due mesi fa chiamò per chiedere la disponibilità a organizzare un evento in occasione di “Monumenti Aperti”. Quale migliore occasione per raccontare e far conoscere ancora di più la storia di questo piccolo ma tanto caro borgo, un tempo villaggio di pescatori. Immediata l’idea di coinvolgere il Gruppo associativo per organizzare l’evento, impegnando risorse proprie ha preparato dei pannelli fotografici con didascalie che raccontano la Storia della Tonnara in un percorso a tappe, raccogliendo informazioni da libri, attraverso racconti e testimonianze, in particolare di Gianni Scanu, il cui nonno fu a suo tempo custode dell’antica Tonnara di Flumentorgiu.

Foto Elvio Pusceddu

Situata nel centro-sud della costa Occidentale Sarda, fin dal 600 e sino ai primi del 900 era una delle più importanti tonnare in Sardegna» racconta ancora Daniela Ruggeri «Per i nostri nonni, i nostri genitori e tante famiglie dei paesi del Medio Campidano, era la località di mare più vicina dove trovare ristoro dal caldo estivo. In tanti abbiamo vissuto e siamo cresciuti in quel tratto di costa del quale portiamo nel cuore ricordi, affetti, frammenti di vita quotidiana, emozioni di giochi, tramonti e profumi che inevitabilmente ci tengono legati a essa».

Foto Antonella Schirru

Quale è l’obiettivo del vostro gruppo?
«Attraverso la costituzione di un gruppo aperto Facebook, amanti di Tunaria, abbiamo capito quante fossero le persone che in qualche modo si sentono legate o l’hanno vissuta, portando nel cuore ricordi che attraverso il social potessero essere raccontati e condivisi con scritti e immagini. Dai commenti di questo Gruppo emergeva un sentimento di attaccamento molto diffuso per questo luogo. Visto l’enorme successo di iscritti, oltre 1.700, abbiamo pensato di raccogliere queste testimonianze e trasferirle dal virtuale su carta. Dopo 2 anni di lavoro ho pubblicato l’antologia di fotografie, racconti e messaggi di “Tunaria nel Cuore” che faceva seguito al romanzo scritto nel 2021 da mia cugina Elena Zurru, dal titolo inequivocabile “Tunaria Le voci delle anime “. Tutti piccoli semini piantati nel giro di tre anni che adesso stanno germogliando. Un altro momento importante di questo grande progetto di rilancio di Tunaria è il 2018, anno in cui inizia la collaborazione con Alessandro Tuveri, presidente dell’Associazione Porto Palma di cui anche io faccio parte. Nata nel lontano 2011, l’associazione oggi conta 100 soci attivi, proprietari delle case del borgo. A ottobre dello scorso anno, il presidente Tuveri, vista la comunità di intenti, chiese di formare un gruppo di lavoro che all’interno dell’associazione si occupasse di eventi culturali. La molla era scattata. Oltre ai lavori di pulizia delle strade, sfalcio delle erbacce, sistemazione e riordino delle staccionate e panchine, abbellimento della piazza della Tonnara, si decise di organizzare un programma di eventi per l’estate ormai alle porte. Un bel lavoro di Gruppo. Da questa bella realtà arrivano segnali a conferma che c’è una cittadinanza attiva. Una comunità che crede in un sogno, quello di vedere questo piccolo amato borgo, rivivere e creare l’occasione di uscire dall’anonimato. “Tunaria oggi è rimasta tale e quale come era un tempo, non ha avuto la metamorfosi evolutiva che naturalmente hanno tutti i luoghi costieri, ma è proprio per questo, per aver mantenuto immutata la sua originaria identità, che è tanto “Amata” non solo da chi l’ha vissuta e respirata. Tunaria non è bella ma è un luogo con “l’Anima”. Un’Anima che se riesci a cogliere, non puoi più lasciar andare e porterai sempre con te, nel cuore ovunque andrai… come quando ci si innamora” come si legge nella presentazione dell’antologia di foto e commenti».

Foto Antonella Schirru

Quali sono i programmi estivi in cantiere?
«Premesso che siamo molto orgogliosi nell’aver creduto nella possibilità di raggiungere questo obiettivo con la perseveranza e la forza del Gruppo che ha lavorato con responsabilità e coraggio. Noi non vogliamo aspettare, il nostro motto è “Fare, dimostrando che si può”. La prossima edizione sarà ancora più curata. Per l’estate abbiamo in programma una serie di eventi da giugno ad agosto, tra i quali, una serata di racconti e aneddoti sulla vita e storia di Tunaria, con la proposta “Sa cadira in sa friscura” come usavano i nostri avi, le sere d’estate che per dialogare e raccontare si disponevano seduti in cerchio, per avvalorare ancora di più il concetto di uguaglianza e condivisione. Abbiamo previsto una giornata dedicata all’arte con mostra fotografica ed esposizione di vari artisti (sculture e pitture), alcune serate di intrattenimento e socializzazione. Un ricco e ambizioso programma che poi divulgheremo. Prima di concludere questa piacevole chiacchierata vorrei ribadire che noi siamo cittadini di un borgo che crede in uno sviluppo, applicando un nuovo modello alternativo al classico, che va avanti e lavora, dimostrando che non dobbiamo aspettare che siano sempre gli altri a farlo per noi. Tunaria ha una lunga storia da raccontare e la bellezza della Natura che parla da sola e ci regala meravigliosi paesaggi e tramonti. La conformazione del suo piccolo golfo assume le sembianze della “mamma” che ti accoglie tra le sue braccia aperte. Prendersi cura di un luogo, pertanto, è un atto creativo, un gesto che modifica l’esistente generando bellezza, un valore da interiorizzare e trasmettere alle generazioni future».

RIPRODUZIONE RISERVATA
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