Per una corretta informazione ci avvaliamo dei consigli della dottoressa Luisa Garau
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di Fulvio Tocco
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Credo che sia nota la mia propensione a trattare temi lontani dalla mia formazione personale. Anche oggi, spinto da questa inclinazione, mi piace soffermarmi un attimo su una materia a me del tutto sconosciuta: la Psicologia. Per agevolare l’approfondimento sulla materia mi sono avvalso della consulenza di una psicologa di mestiere, dottoressa Luisa Garau, che ha scelto di fare questa professione principalmente nell’areale intorno alla Asl 20, con sede nel comune di Sanluri.
Dal dizionario è facile apprendere e definire la psicologia come la scienza che studia la psiche, ossia i processi psicologici, sia consci che inconsci, attraverso i quali un soggetto costruisce le proprie risposte comportamentali. Di conseguenza la professione del psicologo, grazie ad una formazione approfondita, ha come finalità il miglioramento del benessere relazionale e sociale e la crescita personale dei pazienti, per un miglioramento della qualità della vita in tutti i contesti (famiglia, scuola, lavoro, società). Sull’argomento sentiamo direttamente cosa ci dice la dottoressa Luisa Garau, in veste di Psicologa- Psicoterapeuta, che ha la capacità professionale per esporre le proprie conoscenze sulla materia predetta.
Come professionista
In quanto Psicologa – Psicoterapeuta mi occupo di garantire ai pazienti che si rivolgono a me consulenza, sostegno e percorsi volti alla cura di disagi e/o manifestazioni sintomatologiche che creano loro sofferenza. Il paziente che arriva nella stanza di psicoterapia non è “matto” ma, al contrario, è persona che ha deciso di prendersi cura della propria salute mentale, la quale va di pari passo con la propria salute fisica e con il benessere generale, riconoscendo, quindi, di avere un disagio al quale in un determinato periodo della propria vita non riesce a far fronte, per rendersi protagonista di un processo di cura, guarigione e cambiamento.
Come si avvicina un paziente allo Psicoterapeuta
Precedentemente ha sicuramente ascoltato i consigli delle persone che lo circondano, che però spesso hanno accresciuto in lui un senso di confusione, facendolo sentire meno capace di prendere le proprie decisioni; stessa cosa vale anche per eventuali consigli dati da un terapeuta, in quanto sarebbe presuntuoso da parte sua pensare che, in quanto professionista, possa sapere cosa è meglio per il cliente/paziente. L’obiettivo della terapia non è raccogliere “buoni consigli”, ma riscoprire le proprie priorità, i bisogni inascoltati e dar loro voce. Lo spazio terapeutico aiuta a riflettere sui vissuti e sulla storia costruendo una “nuova regia”, nuove angolature dalle quali rileggere quanto è accaduto e quanto succede. Diventa così possibile trovare nuovi comportamenti e strategie da poter mettere in atto, sentendosi più liberi da vecchi schemi e andando a crearne di nuovi più funzionali per il raggiungimento del benessere.
Una relazione che cura

La psicoterapia è quindi fondamentalmente una “relazione che cura”, attraverso l’accrescimento della consapevolezza e l’utilizzo di tecniche e strategie che derivano dalla lunga formazione del terapeuta e grazie alla relazione stessa. Una buona alleanza fra professionista e paziente è fondamentale per avviare e portare avanti un processo terapeutico.
Terapeuta qualificata
Personalmente, essendo Terapeuta Bionomica, utilizzo il Training Autogeno quale strumento/allenamento di cura e armonizzazione degli stati somatici con quelli psichici, che consente al paziente l’individuazione di sensazioni somatiche e immagini psichiche inconsce a cui dare significato e che danno nuovo senso e valore agli eventi della vita in un’ottica di autodeterminazione. Sono anche Terapeuta E.M.D.R. (Eye Movement DEsensitization and Reprocessing). Tale approccio è efficace per il trattamento dei disturbi causati da eventi particolarmente stressanti e da esperienze traumatiche, codificati e immagazzinati in memoria in modo disfunzionale che causano sofferenza. L’accesso al ricordo e l’utilizzo della stimolazione bilaterale alternata riattivano il naturale processo di elaborazione adattiva dell’informazione che era rimasta bloccata al momento dell’esposizione a causa di meccanismi neurofisiologici e neurobiologici collegati a elementi sensoriali, cognitivi, emotivi e corporei del trauma. Data la presenza del trauma come fattore di rischio di molteplici disturbi mentali, l’E.M.D.R. è una psicoterapia che viene utilizzata con efficacia in molti ambiti clinici.
L’isolamento accresce il disagio delle persone in difficoltà
Di questi tempi, resi ancora più difficili a causa della pandemia covid, che ha costretto le persone all’isolamento, alcuni tratti personologici e precedenti stati di disagio sono emersi in tutta la loro gravità, slatentizzando sintomi per lo più ansiogeni e depressivi che hanno portato le persone a chiedere cure psicoterapeutiche. Sono aumentate le richieste di aiuto e cura di pazienti sempre più consapevoli dell’importanza di occuparsi della loro salute mentale. Chiaramente ciò è possibile senza alimentare l’illusione di risolvere i problemi velocemente e soprattutto senza impegno e fatica da parte loro.
Le competenze dello psicoterapeuta
Lo psicoterapeuta non ha il potere di far scomparire magicamente le sofferenze di chi ha di fronte, ma mette sul piatto le sue competenze, costruendo assieme al paziente una buona relazione, un clima di fiducia all’interno del quale sia possibile iniziare gradualmente a trovare nuove risposte, favorendo la scoperta di risorse là dove magari sembravano non essercene affatto, nonché la sperimentazione di nuovi comportamenti e di “aggiustare il tiro”. La durata di un percorso di psicoterapia è legata ai bisogni dei pazienti, nonché alla loro capacità di mettersi in gioco, aiutati dalla competenza del terapeuta.
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