<Nonostante le differenze tra Comune e Comune, tutte le attività sono paralizzate da una marea di adempimenti burocratici che incidono in termini di tempi e di denaro> denunciano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA Sardegna, <ed è assurdo che la pubblica amministrazione chieda 86 adempimenti a chi voglia aprire un’attività di autoriparazione. Anche chi ha di fronte la strada relativamente più agevole, come un aspirante acconciatore, se ne ritrova di fronte 65>. Per quanto riguarda le spese invece < è inconcepibile che si possa arrivare a dover spendere quasi 20mila euro per aprire una azienda perché sono somme che potrebbero essere adoperate più proficuamente per acquistare macchinari e attrezzature necessari all’attività. Purtroppo – concludono Piras e Porcu – la burocrazia continua a rimanere un elemento che frena le potenzialità di sviluppo e di crescita , prestando il fianco non di rado a comportamenti opachi che alimentano la corruzione. Questo nonostante i numerosi tentativi di riforma, i proclami di ogni governo e di ogni forza politica, l’avanzare dei processi di innovazione e digitalizzazione>. Da anni la Cna Sardegna chiede invano alla Regione di iniziare un radicale processo di semplificazione che faciliti la vita delle imprese sarde.
Devi aprire un’azienda? Prima ci sono 86 adempimenti e 20 mila euro di spese. Il grido d’allarme lanciato dalla Cna

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